Il Bari va in sosta. Tempo di riflessioni, anche perché il mercato è ormai alle porte. Scatterà il 2 gennaio la finestra di riparazione invernale e per tanti volti attualmente in biancorosso potrebbe essere il momento dei saluti. C'è da correggere una rosa che ha chiaramente deluso. E un progetto tecnico che, specie in alcuni calciatori, ha visto il fallimento di scelte e visioni. Come non pensare, ad esempio, ai tanti calciatori esterni su cui questo Bari doveva fondarsi e che, invece, non hanno di fatto mai trovato grip. Calciatori che avrebbero dovuto saltare l'uomo e servire a dovere gli attaccanti ma che, a conti fatti, son finiti per diventare letteralmente avulsi negli schemi dei due tecnici transitati nel corso del campionato.

Ma andiamo per ordine. Partipilo ha fin qui fallito la sua chance. Eppure, barese purosangue, era senz'altro animato da una voglia grande come una casa di performare nella sua città. Il rendimento parla chiaro: Partipilo, che da due partite nemmeno vede il campo, è stato un oggetto misterioso e non ha segnato nemmeno un gol in questo torneo. Non se la passano meglio né Rao Antonucci: anche loro protagonisti di quel concetto di "ali spezzate", probabilmente penalizzate anche dal cambio modulo e dal ricorso a dei fluidificanti a tutta fascia, ormai ricorrente. Caratteristiche di gioco differenti a quelle del calciatore prelevato dal Napoli e girato al Bari, e dell'ex Reggiana (che, per la verità, era stata una precisa richiesta di Caserta, poi esonerato).

Infine, Burgio: doveva essere il vice-Dorval, lo ha fatto rimpiangere. E' successo contro il Catanzaro, tanto che Vivarini nell'ultimo turno (oltre che nel secondo tempo della sfida contro i calabresi) gli ha preferito il più giovane Mane. Altro innesto non decollato, Burgio, e su cui ora si prospettano decisioni.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 29 dicembre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoBari
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