Bari-Avellino è stata una gara con un discreto tenore agonistico. Il tabellino conta sei ammonizioni, tre per parte, e sono stati fischiati in tutto 42 falli: 23 commessi dai Galletti e 19 dai campani. L'arbitro Luca Zufferli, della sezione di Udine, ha già diretto 32 gare in Serie A ed era la sua 32esima direzione in cadetteria.
  
Con "Lo dice il regolamento" andiamo ad analizzare, caso per caso, per ogni partita disputata dal Bari, gli episodi e le decisioni arbitrali secondo quanto riportato dal regolamento. Questo, in maniera del tutto neutrale e senza la presunzione di dare giudizi o fare qualsiasi tipo di dichiarazione in merito all'operato di arbitri e Var, ma spiegando esclusivamente il testo delle regole relative alle decisioni e agli interventi. Lo facciamo inquadrando ogni episodio, spiegando come può essere interpretabile ciascuna regola. Ricordiamo che il regolamento del giuoco del calcio è un documento pubblico, scaricabile e consultabile dal sito della FIGC.

Vediamo allora, cronologicamente, le decisioni prese dal direttore di gara con la lente del regolamento.

5° - Ammonizione di Cancellotti. Il primo cartellino giallo arriva dopo appena 5 minuti: il calciatore dell'Avellino atterra con un tackle Verreth che era stato innescato da Gytkjaer arrivando appena prima sul pallone sulla trequarti. Ammonizione dunque per aver interrotto una promettente azione d'attacco (SPA).

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

• caricare

• saltare addosso

• dare o tentare di dare un calcio

• spingere

• colpire o tentare di colpire (incluso con la testa)

effettuare un tackle o un contrasto

• sgambettare o tentare di sgambettare"

L'ammonizione si configura appunto quando un calciatore "commette ogni altra infrazione che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco".

APPLICAZIONE. In campo bisogna valutare quanto il calciatore con il pallone può avanzare in verticale, quante opzioni ha di passare il pallone a un compagno e come è schierata la difesa.

50esimo - Ammonizione di Missori. Dickmann riceve un pallone e lo passa di prima, ma viene atterrato subito dopo da un tackle in scivolata di Missori. Il punto di contatto è sullo scarpino: ammonizione dunque per imprudenza. 

IL TESTO. "Imprudenza significa che il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito". 

APPLICAZIONE. In campo, l'arbitro deve valutare intensità (forza) e punto di contatto.

66esimo - Ammonizione di Braunoder. Il centrocampista biancorosso ferma con una trattenuta una progressione avversaria sulla fascia nella propria metà campo: ammonizione per SPA.

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è parimenti assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni:
• contatto mano-pallone punibile (tranne il portiere nella propria area di rigore)
trattiene un avversario
• ostacola un avversario venendo a contatto con lui
• sputa o morde qualcuno iscritto nell’elenco delle squadre o un ufficiale di gara
• lancia un oggetto contro il pallone, un avversario o un ufficiale di gara o tocca il
pallone con un oggetto tenuto in mano"
 

88esimo - Ammonizione di Pucino. Il capitano del Bari pesta il piede di Russo con intensità giudicata imprudente da Zufferli che però concede vantaggio. Pucino viene ammonito dopo un fallo di Kassama, che interviene prendendo prima il pallone e poi le gambe dell'avversario. 

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

• caricare

• saltare addosso

• dare o tentare di dare un calcio

• spingere

• colpire o tentare di colpire (incluso con la testa)

effettuare un tackle o un contrasto

• sgambettare o tentare di sgambettare"

"Se l’arbitro applica il vantaggio per un’infrazione per la quale un’ammonizione o un’espulsione sarebbe stata comminata se avesse interrotto il gioco, questa ammonizione o espulsione deve essere notificata alla prima interruzione di gioco. Tuttavia, se l’infrazione concerneva il negare alla squadra avversaria un’evidente opportunità di segnare una rete, il calciatore sarà ammonito per comportamento
antisportivo; se l’infrazione concerneva l’interferire con o interrompere una promettente azione d’attacco, il calciatore non sarà ammonito".

95esimo - Ammonizione di Patierno e Cerofolini. Dopo aver parato e preso il possesso del pallone, Cerofolini viene "disturbato" da una carica di Patierno che gli impedisce di rinviare subito. Cerofolini compie un gesto di stizza scontrandosi nuovamente contro l'avversario. Zufferli fischia l'infrazione e quindi un calcio di punizione diretto a favore del Bari e ammonisce il giocatore dell'Avellino per comportamento antisportivo, ma anche il portiere del Bari per la reazione (sempre comportamento antisportivo).

IL TESTO. Tra le ammonizioni per comportamento antisportivo: "Mostra una mancanza di rispetto nei riguardi dello spirito del gioco"

APPLICAZIONE. Nei casi di confronto fisico o minaccioso di due calciatori avversari, gli arbitri tendono ad optare per un'ammonizione per ciascuno.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 29 dicembre 2025 alle 07:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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