Uno score non eccezionale. Quello di Vivarini a Bari, dal suo ritorno in biancorosso, sta destando qualche perplessità. Non è tutta colpa del mister che, anzi, ha ereditato una situazione già ai minimi storici. Ma certamente in tanti auspicavano un andamento migliore di quello che è stato. La sosta invernale, insomma, fissa un voto non certo sufficiente anche per l'attuale guida tecnica, in attesa che - magari anche grazie a qualche aiuto dal mercato - la squadra possa risollevarsi dalla dura odissea in cui è finita. E fa niente se la sfida contro l'Avellino ha maturato qualche timido segnale di progresso sul piano del gioco, il Bari - anche con Vivarini - resta da matita rossa e al centro di comprensibili critiche.

Dicevamo dello score di Vivarini che, fin qui, non ha mai vinto. Dal 5-0 di Empoli, prima terribile partita del corso bis, sono trascorse altre cinque gare in cui il Bari ha totalizzato solo pareggi (quattro. Contro Juve Stabia e Sudtirol a reti bianche, e contro Pescara e Avellino per un 1-1) e una sconfitta (col Catanzaro. Finì 1-2 per gli uomini di Aquilani).

Poco da sorridere, quindi, e tanto da lavorare. Dal modulo agli uomini. Questo Bari dovrà presto assomigliare alle idee del suo mister a cui, d'altra parte, spetterà il compito di indicare a dovere le necessità di un gruppo che ha bisogno di non pochi interventi. Per Vivarini insomma una missione a tutto tondo per cambiare il corso di una stagione che, per lui già reduce dal fallimento di Pescara, e per il Bari stesso - impantanato com'è nelle zone basse della graduatoria - è tutta da invertire.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 29 dicembre 2025 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoBari
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