Grande curiosità ha destato, durante il mercato estivo, l'arrivo di Emanuele Rao. Funambolico esterno preso dal Napoli dopo il fallimento della Spal e girato in prestito al Bari, sin dalle amichevoli aveva colpito per un bagaglio tecnico che poteva rivelarsi interessante anche con l'aumento dell'agonismo delle partite. Ed, infatti, le prime uscite hanno confermato i buoni propositi: una incoraggiante mezz'ora contro il Milan, pimpanti subentri contro Venezia (con un super Stankovic ad evitargli il gol, ndr), Monza e Modena, seguiti da un ridottissimo minutaggio a Palermo e la panchina contro la Samp. Nella sofferta trasferta ad Entella, ha dato ancora vivacità per tutto il secondo tempo. E Fabio Caserta, con una piazza vogliosa di vederlo finalmente titolare, gli dà una chance contro il Padova. A dire il vero, non sfruttata benissimo: inizio match promettente, poi è stato un graduale affievolirsi. 

Eppure, alla luce della squalifica di Sibilli e delle non ottimali condizioni di Partipilo, si pensava ad un utilizzo ancora degno per il classe 2006, ma dopo la sosta non c'è stato spazio per lui, neanche per scampoli di match. Le ragioni dietro questa esclusione, apparentemente inspiegabile data la verve del ragazzo, potrebbero toccare sia l'ambito tecnico/tattico sia quello "esperienziale": nel primo caso, la sua naturale collocazione è quella di esterno mancino in un attacco a tre. Con la crisi di risultati dei biancorossi, Caserta ha dovuto cambiare sistema, e poco gli si addicono i ruoli di quinto/quarto di centrocampo, o di trequartista/seconda punta.

E allora come mai addirittura, laddove serviva aumentare l'offensività, ha interpretato il ruolo di terzino e ora non può misurarsi in una zona diversa dalla solita? La valutazione fa capo, secondo logica e così come la prima causa, al periodo negativo barese: Caserta ha preferito affidarsi a nomi di comprovata stoffa, non soltanto anagrafica, per uscire dalle sabbie mobili, limitando al minimo esperimenti o scelte azzardate, escluso il Mavraj subentrato col Mantova. Ora ci sarà lo Spezia, e poi un'altra sosta. Chissà che in queste due settimane, o sorprendentemente già in Liguria, il mister non riconsideri Rao come carta a cui dare spazio, malgrado una situazione ancora poco rosea.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 novembre 2025 alle 09:00
Autore: Piervito Perta
vedi letture
Print