La Serie B, si sa, è un campionato che non perdona chi abbassa la guardia. E lo sa bene il Palermo di Pippo Inzaghi, che nell’undicesima giornata ha risposto nel modo più eloquente possibile alle critiche e alle provocazioni. Dopo la sconfitta netta contro il Monza e le parole di Paolo Bianco — che non aveva esitato a indicare i rosanero come la squadra “costruita negli anni per vincere” — il Palermo ha risposto sul campo, demolendo il Pescara di Vincenzo Vivarini con una prova di forza da squadra vera.

C’è qualcosa di profondamente “da Serie B” in questo Palermo. Una squadra che inciampa, vacilla, ma non crolla. Che si nutre della pressione e trasforma le parole degli avversari in carburante. Inzaghi, mai banale nella gestione del gruppo, ha ottenuto la reazione che cercava: una partita autoritaria, intensa, che ha mostrato tutto il potenziale tecnico e mentale dei siciliani.

È un segnale forte, non solo per la classifica ma per l’intero campionato. Perché se è vero che in B nessuno domina mai davvero, è altrettanto vero che certe risposte valgono più dei tre punti. Il Palermo ha ricordato a tutti che può cadere, ma sa rialzarsi con la personalità delle grandi.

E forse, è proprio da giornate come questa che si capisce chi è davvero pronto per la Serie A: non chi vince sempre, ma chi sa trasformare la pressione in motivazione.

Sezione: Serie B / Data: Mar 04 novembre 2025 alle 18:00
Autore: Antonio Testini
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