Bari-Cesena è stata una gara dal basso contenuto agonistico. Il tabellino conta appena due ammonizioni, una per parte. Sono stati fischiati in tutto 24 falli: 9 commessi dai galletti e 15 dai romagnoli. C'è stato tuttavia un goal annullato per gli ospiti a inizio gara. L'arbitro Francesco Fourneau, della sezione di Roma 1, è un fischietto di massimi livelli con 55 direzioni già all'attivo in Serie A: era invece alla sua 81esima gara in Serie B.

Con "Lo dice il regolamento" andiamo ad analizzare, caso per caso, per ogni partita disputata dal Bari, gli episodi e le decisioni arbitrali secondo quanto riportato dal regolamento. Questo, in maniera del tutto neutrale e senza la presunzione di dare giudizi o fare qualsiasi tipo di dichiarazione in merito all'operato di arbitri e Var, ma spiegando esclusivamente il testo delle regole relative alle decisioni e agli interventi. Lo facciamo inquadrando ogni episodio, spiegando come può essere interpretabile ciascuna regola. Ricordiamo che il regolamento del giuoco del calcio è un documento pubblico, scaricabile e consultabile dal sito della FIGC.

Vediamo allora, cronologicamente, le decisioni prese dal direttore di gara con la lente del regolamento.

2° minuto - Rete annullata al Cesena. Il primo episodio degno di nota arriva subito con un goal annullato a Francesconi per un fallo commesso da Blesa ai danni di Dickmann. In particolare il calciatore del Cesena si libera dalla marcatura sbracciando e il biancorosso cade richiamando l'attenzione dell'arbitro, che fischia dopo la rete. Il fallo è da inquadrarsi come una spinta "negligente". Essendo una valutazione fischiata e sanzionata tecnicamente in campo, con un contatto, il VAR non può intervenire.

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata:

• caricare

• saltare addosso

• dare o tentare di dare un calcio

spingere

• colpire o tentare di colpire (incluso con la testa)

• effettuare un tackle o un contrasto

• sgambettare o tentare di sgambettare"

“Negligenza significa che il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è necessario alcun provvedimento disciplinare".


69esimo - Ammonizione di Ciervo. Il primo cartellino giallo arriva a metà della seconda frazione: dopo una triangolazione Dorval non riesce a rimpossessarsi del pallone per ripartire dalla propria trequarti con parecchio "campo libero" davanti, in quanto spinto da Ciervo. L'ammonizione quindi arriva per aver interrotto una potenziale azione offensiva (SPA).

IL TESTO. L'ammonizione si configura appunto quando un calciatore "commette ogni altra infrazione che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco".

APPLICAZIONE. In campo bisogna valutare quanto il calciatore con il pallone può avanzare in verticale, quante opzioni ha di passare il pallone a un compagno e come è schierata la difesa.

72esimo - Ammonizione di Meroni. La seconda e ultima ammonizione pochi minuti più tardi per il difensore del Bari per la stessa motivazione. Siren Diao si gira e ha la possibilità di sviluppare un'azione pericolosa ma il biancorosso lo trattiene, impedendoglielo.

IL TESTO. "Un calcio di punizione diretto è parimenti assegnato se un calciatore commette una delle seguenti infrazioni:
• contatto mano-pallone punibile (tranne il portiere nella propria area di rigore)
trattiene un avversario
• ostacola un avversario venendo a contatto con lui
• sputa o morde qualcuno iscritto nell’elenco delle squadre o un ufficiale di gara
• lancia un oggetto contro il pallone, un avversario o un ufficiale di gara o tocca il
pallone con un oggetto tenuto in mano"

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 18:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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