La lunga carriera di Raffaele Bianco, centrocampista trentaquattrenne con un contratto in essere con il Bari fino al giugno 2023, è iniziata nelle giovanili della Juventus, con le quali ha vinto uno scudetto Primavera, una Coppa Italia giovanile ed un Torneo di Viareggio, partecipando anche al trionfo in B della prima squadra bianconera nel 2007.

Poi il suo percorso professionale si è sviluppato, sempre tra i cadetti, con le maglie di Piacenza e Bari (con i galletti il mediano fu protagonista della splendida promozione in A del 2009 con Conte in panchina) e Modena. Quindi, nel 2010, la scelta di giocare in C, passando al Benevento e successivamente con Spezia e Carpi. Proprio con i carpigiani Bianco ha vissuto forse il punto più alto, partecipando all’epopea degli emiliani, passati in 3 anni dalla terza serie alla A.

Proprio qui, per il calciatore, arrivò l’unico campionato in A finora disputato. Il club della provincia modenese si affacciò a questa avventura con mister Castori in panchina, autore della storica promozione dell’anno precedente, ed un organico con molti profili di sicuro avvenire, come Letizia, Lasagna, Gagliolo e Verdi, coadiuvati dall’esperienza di mestieranti della categoria come Borriello e Zaccardo.

In quella rosa, c'erano anche tantissimi elementi passati, prima o dopo, dal Bari: oltre a Bianco, infatti, quel team potè contare, nel corso dell’annata, su Lollo, Suagher, Sabelli, Porcari, Crimi, Andrea Lazzari, Daprelà, Martinho, Marrone e Fedele.

Dopo un avvio di campionato problematico, con solo un paio di pareggi raccolti nelle prime 6 partite, alla settima giornata arrivò in panchina Sannino, rilevato ancora da Castori dopo sole 5 gare, nonostante la prima vittoria in A della storia emiliana, tra le mura amiche (al Braglia di Modena e non al Cabassi, giudicato inidoneo) contro il Torino.

I carpigiani chiusero il girone d’andata a 14 punti, a 5 lunghezze dalla salvezza. Di lì in poi, però, i ragazzi di Castori misero in scena un recupero in classifica di tutto rispetto, vincendo gli scontri diretti con Frosinone (con rete di Bianco), Verona Genoa ed Empoli, arrivando a giocarsi tutto negli ultimi 2 match stagionali.  Al Carpi sarebbe bastato vincere ambedue le gare per salvarsi.

Ma, decisivo in negativo, fu l’incontro casalingo con la Lazio, alla penultima giornata. Una sfida dai contorni incredibili, con i padroni di casa che sbagliarono 2 rigori, uno dei quali sullo 0-0, ambedue con Mbakogu, ipnotizzato da Marchetti. I romani vinsero, dunque, per 3-1, grazie alle reti di Bisevac, Candreva e Klose, ma finirono la gara in 9 uomini, con le espulsioni di Biglia e Djordjevic.

A nulla valse, poi la successiva vittoria degli emiliani ad Udine, all’ultima giornata, con i friulani che sopravanzarono comunque gli avversari di una lunghezza in graduatoria. Il Carpi, dunque, ripartì dalla B, nonostante i 38 punti raccolti in campionato. Per Bianco, le presenze complessive furono 26, condite da 1 gol ed un paio di assist. Rimasto un altro anno in Emilia in cadetteria, il centrocampista passò poi al Perugia, per sposare la causa del Bari nel 2019, in C, fino alla recente promozione tra i cadetti dei galletti di Mignani.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 02 luglio 2022 alle 18:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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