È tempo di valutazioni in casa Bari. La stagione si è conclusa mestamente, con un nono posto che il protagonista delle successive righe ha definito "delusione ma non fallimento". Quel qualcuno è Moreno Longo, scelto la scorsa estate dopo attenti sondaggi che hanno convinto a puntare sull'ex Como, in virtù di un buono status in cadetteria, con sparute presenze anche in Serie A.

Ciò che ha convinto immediatamente il tifo è stata la sua schiettezza comunicativa, nel suo essere emblema della lotta alla mediocrità, sia nel calciomercato che negli obiettivi. Anche coi primi risultati, non brillanti per ovvi motivi asserenti ai (mancati) acquisti, mai una parola volta ad abbassare la tensione, al netto di un continuo ribadire, anche lecitamente, da dove si riparte, ovvero da una retrocessione sfiorata ai playout. 

Una volta ingranata la marcia, con una serie di quattordici risultati utili consecutivi che hanno portato a scomodare persino un gigante come Antonio Conte, il Bari si è inceppato nelle prestazioni, detto che anche in qualche pareggio la squadra ha mostrato pecche caratteriali. Il condottiero barese continua però a spiccare per brillantezza e sapiente gestione dei giocatori a disposizione, lasciando che sia il merito a guidarlo. Il sentore comune, infatti, è quello di una rosa che a gennaio deve essere ulteriormente rinforzata, e così è (parzialmente) stato. Peccato che poi è cominciato il declino nel nuovo anno: solo 4 vittorie su 18 partite, ma quello che colpisce è il sempre più costante regredire del gioco, meno "affilato" e più prossimo alla speculazione o al guizzo del singolo, che talvolta paga, ma più spesso ha lasciato macerie. E anche Longo inizia a finire nell'occhio del ciclone: soprattutto un'osservazione pre Modena ("Se continuiamo a sopravvalutare la squadra, resteremo sempre delusi)  ha segnato un punto di difficile ritorno anche nella valutazione del tecnico da parte della tifoseria, che non lo ha infatti risparmiato dalle recenti contestazioni, ovviamente anche social. 

È il logorio del Longo moderno: da prode trascinatore a coinvolto nella tempesta. Se resterà o meno, dipenderà dai prossimi incontri con la società. Lui promette entusiasmo, guardando il bicchiere mezzo pieno e sostenendo la bontà del lavoro e della base futura. Vedremo se, nel caso di un'eventuale (e non scontata) conferma, questi buoni propositi saranno veramente il leit motiv della prossima stagione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 13:00
Autore: Piervito Perta
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