“0 a 0, vince la noia” è la frase specchio della stagione biancorossa. Dai dati alle emozioni, tutto converge verso un appiattimento che non rende vittorioso nessuno, se non, appunto, la noia. Il film della stagione ha fornito segnali chiari per tutta la sua durata e l’epilogo deludente ne è stata la conclusione più logica.

Tanto equilibrio, troppo per uno sport che dovrebbe mettere al primo posto le emozioni di tifosi e addetti ai lavori.

I 18 pareggi risaltano agli occhi in maniera prepotente e denotano una mediocritas di tutte le componenti. Se si analizza, poi, il modo in cui sono arrivati, emerge maggiormente il piattume della stagione. Infatti, il Bari si è ritrovato spesso in situazione di vantaggio vanificando il tutto nei secondi tempi. Anche in questo caso un perfetto equilibrio: un tempo a testa e tutti contenti, per così dire.

Anche le parole dei diretti interessati sono state spesso ponderate in maniera eccessiva: “Pochi gol? Eh, ma la difesa…”, “Obiettivo playoff? Guardiamoci dietro” e in ultimo “Stagione fallimentare? No, delusione”. Sempre un modo per abbassare le aspettative, sempre una parola per abbattere l’entusiasmo.

Gli stessi giocatori hanno messo in campo prestazioni ambivalenti che, salvo rari casi, rendono difficile un giudizio definitivo sul loro valore. Dorval è un top o no? La sua seconda parte di stagione è stata deludente a differenza della prima. Tanto lavoro di Lasagna ma pochi gol. E’ da tenere?

E ancora, sono le fondamenta a delineare il futuro di una struttura e in questo caso la gestione societaria non è stata oculata. Tanti non detti, poche parole e poco gradite alla piazza, campagna acquisti deludente in estate, poi rattoppata in inverno. Tutti segnali chiari che il tifoso, da vero innamorato, non ha colto o, meglio, voluto cogliere. Il sentimento per la maglia è troppo forte. Nessun tifoso al mondo vorrebbe vedere ciò che successo al Bari in questa stagione. C’è chi avrebbe preferito rivivere la stagione scorsa pur di vivere qualche emozione. Affermazione forte ma che rende l’idea.

A questo punto che fare? Le proteste possono essere un tipo di reazione ma il polso della situazione lo ha ancora la società. Un altro anno così non potrà essere tollerato. I tifosi aspettano che il supporto dato venga restituito e anche in fretta. L’amarezza di questo campionato rischia di tramutarsi in indifferenza e per il Bari società e città sarebbe un colpo troppo duro da sostenere. Alla prossima stagione l’ardua sentenza!

Sezione: Copertina / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 18:00
Autore: Cosimo Mirizzi
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