Finalmente sta per finire questa stagione inutile. DeLaurentis, nelle vesti di novello commendator Borlotti, ha fatto capire ampiamente con le sue azioni che il motto societario è "perdere, e perderemo" perchè di andare in serie A proprio non se ne parla. Al massimo, per ora, mantenere la B per lanciare meglio i giovani del Napoli e valorizzare meglio qualche prestito con diritto di riscatto da rivendere poi appena possibile. 

Per chi ha la memoria corta, ricordo che in estate la proprietà ha investito 150 milioni nel mercato del Napoli, mentre da quello del Bari ha ricavato un milione. Gli effetti si sono visti in campo e anche fuori. La squadra è stata smantellata al punto tale che sono rimasti solo 10 giocatori di proprietà di cui due, Sibilli e Dorval, ormai già ampiamente sul piede di partenza. La società non ha altri beni patrimoniali ed ha un mare di debiti residuati dalla contrastabile ascesa dalla D alla B, quindi non se la comprerà nessuno. E infine non dimentichiamo che questa società ha già la data di scadenza stampata sull'etichetta: nel 2028 finisce la multiproprietà e si sbaracca.

E visto che non la si può vendere, l'illuminata proprietà potrà scegliere solo come farla fallire, magari dopo averla prima fatta finire in C in modo da utilizzare il titolo sportivo del Bari per creare il Napoli under23 (per creare una nuova under23 bisogna acquistare il titolo di una squadra di C fallita). 

Che resta da fare ai Baresi durante i prossimi 3 anni di guai?  Togliere la squadra ai Dela non si può. L'insofferenza dei tifosi per una causa persa è già evidente e non potrà che crescere. Ma al tempo stesso l'amore per i colori resta e resterà anche dopo il terzo fallimento in quattordici anni. A questo punto, perchè perdere tempo? Visto che la prospettiva è quella di ripartire di nuovo dalla D, tanto vale cominciare fin da subito a creare in città (o fuori...) una nuova cordata di imprenditori, creare una nuova società AS RINASCITA BARI 1908, acquistare il titolo sportivo di una società di D tra le tante che come al solito falliranno in estate, e ricominciare GIA' DA SUBITO con questa la scalata verso le serie superiori. In nome di Bari e dei Baresi. Anche con gli stessi colori biancorossi, mica è proibito.

I tifosi veri che hanno seguito e sostenuto la squadra anche in D potranno finalmente tornare ad innamorarsi e sostenere una compagine che veramente lotta per la città e per la sua gente. Il Comune può fin d'ora dare accesso alla squadra per giocare partite al San Nicola, visto che i traditori comunque ogni due settimane andranno in trasferta. In tre anni si può ridare fiato alla città e magari se andasse bene perfino scalare qualche categoria e attirare qualche investitore grosso che si impegni per riportare la città tra i grandi del calcio. 

E nel 2028, quando la "SSC Bari tradita" inevitabilmente fallirà, si potrà comprare (tanto per cambiare all'asta fallimentare) il titolo sportivo e i trofei e completare il restauro. E' forse l'ultima occasione per gli imprenditori locali per salvare l'onore proprio, di Bari e della Bari. Altrimenti la Mitropa finirà entro tre anni a Napoli o dal rigattiere. 

Domenico Di Bisceglie

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Sezione: Lettera del Tifoso / Data: Mar 13 maggio 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoBari
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