Nell'ambito della rubrica di TuttoBari Tangorra in...tackle, abbiamo intervistato l'ex calciatore del Bari Massimiliano Tangorra. Con l'ex biancorosso abbiamo parlato della sfida giocata dal Bari contro la Sampdoria. Di seguito, le sue parole in esclusiva.

Caserta ha provato il 3-5-2, una soluzione che permette di avere due attaccanti insieme: quanto può cambiare il Bari in fase offensiva con questo modulo e quali vantaggi tattici vede rispetto al modulo usato in precedenza?

“È una questione che deve chiaramente capire Caserta: se con questo tipo di giocatori, con le loro caratteristiche, si sposa meglio un modulo con i tre attaccanti piuttosto che i due. Che poi i tre attaccanti, diventerebbe uno, centrale, come stava iniziando a giocare col 4-3-3: avendo i due attaccanti esterni che giocano larghi sulla fascia. Il 3-5-2 diventa più difensivo se gli esterni, i cosiddetti quinti, sono dei difensori come ce li ha appunto il Bari: sia Dickmann che che Dorval, che sono più difensivi rispetto a due ali di attacco. E quindi la differenza nello spostare il baricentro più in avanti e più indietro sta nella scelta degli esterni”.

Il pareggio con la Sampdoria complica la classifica: quali scelte o dinamiche in fase di costruzione e transizione hanno impedito alla squadra di gestire al meglio la partita?

"Il pareggio è scaturito da una prestazione insufficiente, dalla condizione atletica di alcuni giocatori che sono indietro di preparazione come: Gytkjaer che era al rientro, Maggiore che non giocava da un bel po' di tempo, Meroni che ha sostituito subito Vicari. Insomma c'erano giocatori che non avevano una condizione di novanta minuti, e già questo è un fattore. Secondo me il Bari, al di là di questa insufficiente condizione atletica, che alla quinta, sesta giornata fa un po' riflettere, ha avuto più paura di perdere che voglia di vincere. Sulla questione della costruzione vorrei fare una precisazione: va bene cercare, come ha intenzioni Caserta, di giocare e iniziare dal basso la manovra; però bisogna avere i giocatori, in questo caso i difensori, con grande personalità, proprietà di palleggio e grande tecnica individuale, cosa che a mio avviso, il Bari non non ha”.

Castrovilli ha la capacità di creare gioco e opportunità quando ha palla: come incide la sua presenza sulle dinamiche della squadra, nei movimenti tra le linee e nella gestione del possesso?

“Castrovilli era nella rosa della nazionale che ha vinto gli europei, era in serie A; poi per scelte o per questioni fisiche, si ritrova a giocare in serie B. Ma è un giocatore che fa e può fare la differenza in questa categoria. Pertanto, a mio parere, non è in discussione anzi è un valore aggiunto. Nel reparto di centrocampo ci sono molte soluzioni quest'anno, però non del suo livello, con le sue caratteristiche. È un centrocampista che può stare anche un po' più vicino alla porta, può giocare sia da tre quarti come seconda punta, dietro la prima punta, così come in un centrocampo a tre; perché ha proprietà di palleggio, ha nelle sue corde la possibilità di fornire assist, di andare alla conclusione, inserirsi per fare gol. Ha molta qualità, un giocatore così lo farei giocare sempre”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 29 settembre 2025 alle 19:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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