L'ex difensore del Bari Massimiliano Tangorra è intervenuto ai microfoni della nostra redazione per commentare gli ultimi avvertimenti che hanno interessato la formazione biancorossa. Ecco le sue parole: “I galletti hanno giocato queste prime gare con grande cinismo, è una squadra dove tutti adempiono al proprio lavoro. Scavone, Ricci e gli altri outsider non possono essere considerati dei gregari, sarebbero giocatori fondamentali per qualsiasi altra squadra della categoria. A Bari quest’anno si è composta una rosa di ventidue titolari, non ci sono seconde linee, sono tutti utili con gli stessi oneri e le stesse responsabilità. In questi primi scampoli di campionato ognuno sta facendo al meglio il proprio compito”.

Riguardo Antenucci: “È chiaro che Antenucci sia un calciatore importante per la categoria, con il Bari in questi anni ha sposato un progetto per riportare  la squadra in Serie B. Io al posto suo non mi farei influenzare da questa situazione, a lui non importa se gioca da titolare o subentra dalla panchina, a lui interesse il benessere del collettivo. Se fossi Mirco mi concentrerei soltanto a lavorare per raggiungere l'intento fissato con la società. A gennaio verranno fatte delle scelte in sede di mercato, detto in tutta franchezza credo che Mirco non sia particolarmente preoccupato di giocare tutte le partite o di segnare più di venti gol perché credo che abbia stabilito un patto con la proprietà e che quindi, anche se magari non giocherà tutte le partite al meglio, l'ultima parola sarà sempre dell'allenatore, che lo valuterà tramite specifici criteri”.

Riguardo Pucino: “Raffaele, per quanto mi riguarda, deve continuare a fare quello che sta facendo. È chiaro che quando sarà in una condizione migliore potrà dare qualcosa in più in termini di dinamismo e di continuità di prestazioni. Pertanto, così come tutti i suoi compagni di squadra, per chi in questo momento non parte dal primo minuto la cosa importante per continuare a far bene e poter raggiungere l’obiettivo è farsi trovare pronti nel momento del bisogno e offrire ognuno il meglio delle proprie potenzialità, a prescindere dal fatto che giochi da titolare oppure no”.

Parole anche su Alessandro Mallamo: “Mallamo non mi sembra un centrocampista centrale come Maita, Mattia può anche adattarsi mezzala mentre Mallamo lo vedo più come un esterno con le caratteristiche idonee nel saltare l’avversario e mettere traversoni dall’esterno, cosa che lo rende un vero geometra del calcio, un giocatore di quantità e qualità che può convivere e giocare benissimo insieme a Mattia Maita”. 

Sezione: In Tackle / Data: Ven 08 ottobre 2021 alle 12:00
Autore: Andrea Papaccio
vedi letture
Print