L’ultima amichevole estiva giocata dal Bari prima di un campionato di massima serie. Può essere definita in questi termini la gara disputata il 21 agosto 2010, in terra spagnola, contro il Villarreal B. Gli iberici, che potevano contare tra le proprie file sull’ex biancorosso Iago Falque, si avviavano a disputare una discreta stagione nella serie cadetta del loro Paese, che si sarebbe conclusa con una tranquilla salvezza.

Non andò così, invece, agli uomini di Ventura, destinati quell’anno ad una amara retrocessione, da ultimi della classe, in un’annata macchiata irrimediabilmente dal terribile scandalo calcio-scommesse. I galletti, reduci da due pareggi consecutivi a reti bianche contro Andria e Chievo Verona nei precedenti match pre-stagione, schierarono dall’inizio dieci undicesimi della formazione che, una settimana dopo, avrebbe affrontato e battuto la Juventus al S. Nicola. Tra i pali Gillet, Raggi, Rossi e i due Masiello nel quartetto difensivo, con una linea mediana formata da Alvarez, Almiron, Gazzi e Ghezzal, ed il duo d’attacco Barreto-Kutuzov.  L’unica variazione tra i titolari, nel vittorioso incontro con i bianconeri, deciso a favore dei baresi da una gran giocata del subentrante Donati, fu l’inserimento dal primo minuto di Belmonte in difesa, al posto di Raggi. Quella sera si trattò, dunque, per i pugliesi, di una vera e propria prova generale in vista della partenza della A.

Gli italiani, tuttavia, soffrirono non poco l’iniziativa avversaria. I padroni di casa, nella prima frazione, colpirono anche una traversa su punizione, con Facundo Coria, oggi in forza al Messina. La reazione dei biancorossi, quel giorno in maglia blu, fu tutta in una rete annullata ad Alvarez, per dubbio fuorigioco, ed in qualche spunto di Ghezzal. Pericolosi, tra i “gialli”, il centrocampista Naxto Insa ed il talentuoso Gonzalo Castellani, fermati dalle parate dell’estremo difensore belga.

Nella ripresa, l’ingresso da ambo le parti delle seconde linee non modificò il punteggio, con la conclusione più pericolosa appannaggio degli ospiti, vicini al gol con una bella conclusione di Caputo, ben servito da Rivas, terminata di un soffio sopra la traversa. Nel complesso, fu un buon test, che denunciò ancora una volta la sterilità offensiva del club dei Matarrese, costretto al terzo 0-0 di fila. Un dato preoccupante, che venne confermato nei mesi successivi, con una squadra capace di segnare solo 27 reti nelle 38 partite in calendario. Decisamente troppo poche, per ambire alla salvezza.  

Sezione: Amarcord / Data: Mer 27 maggio 2020 alle 14:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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