La maglia che vi racconteremo oggi nella rubrica AMARCORD, è la maglia della stagione 2007-2008. Il Bari per l'ennesima volta si appresta a dsputare il campionato di serie B, tra sciopero del tifo e disfattismo totale. La squadra è allenata da Beppe Materazzi che fa anche le veci di direttore sportivo. Sceglie personalmente i calciatori da portare a Bari, guardando perfino VHS alla ricerca di talenti da scoprire e da lanciare nel calcio che conta. Il tutto per cercare di far quadrare i conti della società, ormai perennemente in rosso. Nessuna vendita importante, 0 diritti televisivi e stadio vuoto, fanno si che ogni anno la società è costretta a ricapitalizzare. A Bari arrivano giocatori sconosciuti come Santiago Ladino, Martin Donda e Tony Sergeant, ma arrivano anche Massimo Bonanni, Davide Lanzafame e Simone Cavalli. La maglia ha come sponsor tecnico ERREA e come sponsor commerciale GAUDIANELLO. Le versioni sono 3: bianca con 2 righe rosse che partono dalla spalla e finiscono al petto, poste sul lato destro, rossa con le 2 righe bianche e blu con le 2 righe rosse. Da Gennaio in occasione del centenario della società biancorossa, viene aggiunta la maglia commemorativa: colore rosso, modello polo, con colletto rosso e bottoncini bianchi, numerazione e nome in color oro.
Il 15 Agosto 2007, il Bari fa l'esordio in Coppa Italia al San Nicola. Avversario di turno è l'Albinoleffe. Partita apatica, tuttavia vincente grazie alla rete siglata dal nuovo arrivo Donda al 76°. 3 giorni dopo la squadra si ripete. Questa volta tocca al Vicenza subire l'eliminazione, grazie alle reti di Lanzafame e Santoruvo. Inizia il campionato e un po di entusiasmo sembra serpeggiare nel tifo biancorosso, nonostante gli appena 1413 abbonati. L'esordio è in casa, contro il Pisa di Gianpiero Ventura. Per la prima volta il popolo biancorosso assiste ad un calcio giocato per tutta l'ampiezza del campo, purtroppo sono i nostri avversari a praticarlo. Il Pisa passa per primo in vantaggio ed è Nacho Castillo al 62° a siglare la rete, grazie ad una azione corale della squadra nerazzurra con Cerci e Kutuzov. Ad 1 minuto dalla fine il Bari trova la rete del pareggio grazie al rigore trasformato da Massimo Bonanni. Quando la partita sembra finire con il risultato di 1-1, arriva la doccia fredda della rete degli ospiti, siglata ancora una volta dall'argentino Castillo.
Nelle partite successive, la squadra pugliese non riesce a trovare il bel gioco e diverse volte subisce delle scoppole pesanti: 4-1 a Frosinone ed a Bergamo contro l'Albinoleffe, 3-0 a Modena.
Ma è il 22 Dicembre che accade l'imperdonabile. Ultima partita dell'anno, ultima partita prima della festa del centenario. A Bari è di scena il Lecce in piena corsa per la promozione.
0-4 è il verdetto sul campo. Un vero e proprio tonfo, di quelli che fanno male. Perdere il derby ci poteva anche stare, ma perderlo in quel modo equivale a perdere la faccia, l'orgoglio, la dignità. Materazzi lascia la squadra biancorossa e la società si getta alla ricerca di un nuovo allenatore. Paradossalmente arriva un tecnico leccese purosangue, è la volta di Antonio Conte. Gia alla prima apparizione il Bari sembra trasformato, nonostante la sconfitta per 3-2 ad Avellino, il bel gioco c'è. Arrivano in squadra Pedro Kamata, Jadid e Andrea Masiello. Mister Conte da una propria identità alla squadra, partita dopo partita il Bari diventa sempre migliore e ben presto esce dalla zona retrocessione. L'obiettivo è quello di "vendicarsi" delle scoppole subite all'andata. In 23 partite raccoglie il bottino di 34 punti, una andatura da promozione. La prima vittoria del corso Conte, dopo un mese alla guida della squadra, arriva fuoricasa, contro il Vicenza. 2-3 grazie alla rete di Santoruvo e alla doppietta di Lanzafame. E' fuori casa che il Bari conquista i punti per la salvezza. Dopo Vicenza si impone sui campi di Ravenna e Messina, ottiene pareggi sui campi di Bologna, Brescia e Chievo, squadre di alta classifica, impegnate nella corsa per la promozione. Ma la chicca, la vendetta vera e propria, i biancorossi la ottengono il 17 Maggio 2008. Il Lecce ha bisogno di 3 punti per la promozione diretta, mentre il Bari è già salvo. Al via del Mare va in scena un derby dal sapore di rivalsa per i biancorossi. Il seguito dei tifosi partiti da Bari è impressionante, tutta la curva settore ospiti è colorata di bianco e rosso. Il primo tempo scivola senza problemi, poche occasioni da rete, con il Bari che si difende con ordine. Al 53° Lanzafame con un'autentica prodezza, conquista un calcio di rigore. Bonanni si incarica di batterlo e il Bari passa in vantaggio. 4 minuti dopo il Bari raddoppia con una prodezza di Cavalli, che approfitta di una azione di contropiede. Nello stadio ammutolito, i cori della tifoseria biancorossa, dominano la scena. Non basta la rete di Corvia al 85° a rimettere in parità la partita. La vendetta è un piatto che va consumato freddo ed il Bari ha aspettato un intero girone, riuscendo nell'impresa di non far promuovere i cugini giallorossi direttamente. La domenica successiva tocca all'Avellino subire la vendetta barese, 1-0 con rete di Marchese e l'Avellino affonda in C.
Appuntamento alla settimana prossima con un'altra maglia ed un'altra storia biancorossa.
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