Nel proseguo della nostra intervista a Gigi Di Rosa, "il piccolo Maradona", risulta inevitabile parlare del suo trascorso in biancorosso:

"Bari è stata la mia città. Andavo con mio padre al campo da piccolo, mi piaceva il calcio, giocandoci per strada con i miei compagni. Con gli stessi, abbiamo fatto poi tutta la trafila nelle giovanili. Con l'aiuto e il merito di mister Catuzzi in Primavera, siamo riusciti ad arrivare tutti in prima squadra. Eravamo dei buoni giocatori. Facemmo un grande campionato con concetti come la zona totale o il pressing a tutto campo all'epoca rivoluzionari. Cose nuove che all'epoca le altre squadre, almeno in B, non facevano, e quindi avevamo gioco facile sotto il punto di vista dell'organizzazione". 

Rimpianti in carriera? Nessuno: "Quello che ho fatto mi soddisfa. Vinsi a Pescara sotto la guida di Onofrio Loseto la Serie B. Ho fatto una trafila importante a Cosenza, con nove anni di B e uno solo in C. Lì ho raggiunto la maturità, avendo la fortuna di sbagliare poco. Alla fine, un calciatore si merita quel che ha avuto".

In chiusura, qualche parola sul suo presente e futuro: "Ho fatto parte del settore giovanile del Rende, squadra omonima di un paesino vicino Cosenza. Siamo arrivati in C e abbiamo fatto un percorso importante. Quindi sì, ci sono legato ancora al pallone. Aspetto una nuova situazione idonea per rimettermi in gioco, cercando qualcosa che mi gratifichi".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 02 maggio 2025 alle 21:00
Autore: Piervito Perta
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