“Elia capì fin dal primo momento, l’allenatore sembrava contento…”

Musica e parole di Francesco De Gregori, buone anche per Michele Mignani ed Elia Caprile, il suo giovane guardiano dei pali. I due si sono compresi sin dal primo sguardo, come se l’uno conoscesse esattamente le volontà dell’altro. Caprile si porta dietro un bagaglio importante. Nato nella Verona tanto cara all’inglese Shakespeare, non poteva che finire nella Patria del drammaturgo, poeta e padre di Amleto

“Essere o non essere”, domanda amletica alla quale Caprile ha risposto dopo aver meditato a lungo. Magari a Leeds, nello Yorkshire, quando ha allargato le sue giovani spalle per caricarsi il peso delle responsabilità. Caprile ha scelto di essere un eccellente portiere, un fenomeno come lo ha definito Walter Zenga, il vero Uomo Ragno, con tutto il rispetto per Peter Perker e per i suoi cloni. 

Dopo le ottime prove contro Parma e Palermo, il tocco di classe è arrivato contro il Perugia. Al di là del rigore parato a Olivieri - studiato in allenamento - spicca il balzo ghepardiano con cui Caprile ha impedito al colpo di testa di Angella di finire in rete. Nel complesso una prestazione sontuosa condita da interventi sicuri, puliti e mai banali. Un premio per questo potenziale campione che si è guadagnato la gloria di Bari dopo un anno trascorso alla Pro Patria. Con Gigi Frattali come compagno di squadra e fine consigliere, e Buffon in cameretta, sogno nel cassetto di qualsiasi giovane portiere, Caprile può solo che migliorare. 

Magari un nuovo Shakespeare deciderà in futuro di dedicargli versi e poemi per celebrarne le gesta in campo, ed è questo l’augurio che gli facciamo. Nel frattempo ci sono pagine importanti da scrivere con la maglia biancorossa e siamo convinti che Elia Caprile da Verona, con un passato nel Leeds United e con vista sul San Nicola, risponderà presente.

Sezione: Copertina / Data: Mar 30 agosto 2022 alle 09:00
Autore: Raffaele Garinella
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