L'attesa è finalmente finita: dopo una sosta utile per ricaricare le pile, il Bari di Michele Mignani è pronto a ritornare in campo, a quasi tre settimane di distanza dalla sconfitta casalinga contro il Genoa, con cui si era chiuso il 2022. L'impegno è tutt'altro che semplice: al San Nicola arriverà infatti il quotatissimo Parma di Fabio Pecchia, formazione che solo pochi giorni fa è stata in grado di mettere in grande difficoltà l'Inter.

Si tratta di una sfida delicata, per diversi motivi: anzitutto perché aprire il nuovo anno con un risultato positivo darebbe nuova energia ad un ambiente che vive di entusiasmo e che ha voglia di sognare scenari importanti. Ma soprattutto perché vi è l'esigenza di sfatare due pesanti tabù di questa stagione, dei quali ha parlato lo stesso Mignani nella conferenza della vigilia. Il primo è legato al bilancio dei biancorossi contro le big: i numeri dicono, infatti, che la compagine pugliese non è riuscita a battere nessuna delle prime otto in classifica.

Da questo punto di vista, il tecnico ha voluto comunque rivendicare l'operato della sua squadra, da un lato ricordando come il Bari sia stato in grado di vincere contro formazioni che, pur non essendo nelle prime posizioni, vantano comunque organici di primo piano (come Cagliari Venezia), dall'altro sottolineando come "vincere una partita è sempre difficile, sia contro la prima che contro l'ultima", ed anche fare punti contro chi è in fondo alla graduatoria è fondamentale. 

L'altro tabù riguarda il rendimento nelle gare casalinghe, finora assolutamente insufficiente. Qualcosa che Mignani fatica a spiegarsi. "Noi scendiamo sempre in campo per vincere e fare la partita", ha sottolineato infatti il tecnico, "sia in casa che in trasferta". Qualunque sia la causa di questo problema, però, resta un fatto: tornare a fare punti al San Nicola (magari contro una big) è fondamentale per una squadra che vuole disputare un torneo di vertice. L'occasione di domani è particolarmente ghiotta, anche se di fronte ci sarà un Parma con "grandissimi valori tecnici, una grande organizzazione ed un pressing che tende a non farti giocare".

Per farlo, sarà fondamentale anche avere a disposizione il miglior Cheddira, nonostante le voci di mercato che riguardano l'attaccante. "So che a fino a giugno rimarrà con noi", ha detto a riguardo il tecnico, "ma so anche come funziona il calcio e può essere che una mattina mi alzi e al campo lui non ci sia". Mignani (e con lui tutta Bari) si aspetta un calciatore concentrato per la causa: le alternative sono di livello, ma la sensazione è che la squadra dei suoi gol proprio non possa fare a meno.

Sezione: Copertina / Data: Ven 13 gennaio 2023 alle 19:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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