Non bisogna cullarsi sugli allori, il lavoro da fare è ancora tanto. In sintesi, era stato questo il discorso di Mignani al termine della partita disputata domenica scorsa contro il Monterosi, avvertendo come la strada portare il Bari al massimo della forma fosse ancora lunga. Per avere la conferma è bastato aspettare una settimana, dato che la sfida contro il Picerno non ha tolto di dosso l'illusione di una squadra con ancora diversi margini di crescita e meccanismi non perfettamente oliati. Eppur ... si vince, con qualche elemento che lascia ben sperare.

La partita del Viviani, infatti, è stata fin da subito ostica per la compagine di Mignani, che ha dovuto fronteggiare un Picerno disposto benissimo in campo da Palo: grazie alle marcature strette ed attente dei lucani, la manovra biancorossa ha faticato a trovare fluidità, con il regista Bianco spesso lontano dal fulcro del gioco. La mediana si è mossa soprattutto grazie al lavoro di Maita e D'Errico, oltre alla fantasia di Botta che ha abbassato spesso il suo baricentro per giocare il pallone, ma le numerose imprecisioni hanno rallentato la costruzione. Risultato, un primo tempo ai limiti della sufficienza. 

Nella ripresa la formazione biancorossa è riuscita ad alzare il suo baricentro ed è diventata più pericolosa, con una buona spinta dei terzini e un migliore filtraggio fra i reparti. Le occasioni hanno iniziato a fioccare, con due pali colpiti da Marras ed un'altra opportunità fra i piedi di Botta: con il gol nell'aria, ci ha pensato Mignani ad effettuare la mossa che ha spezzato la resistenza lucana, inserendo Mallamo Simeri. Cambio provvidenziale, dato che appena due minuti dopo il primo ha confezionato un assist al bacio, il secondo ha finalizzato colpendo di testa e portando i biancorossi in vantaggio. Segno di una panchina finalmente lunga, che ha permesso di pescare dal cilindro giocatori di qualità.

Da lì in poi è successo poco altro, con il Bari che si è limitato a controllare il risultato e portare a casa i tre punti. Che pesano tanto, perché danno continuità e fiducia ad una squadra che deve ancora crescere. Fluidificando la manovra e limitando i tanti errori individuali commessi oggi (emblematico Botta, tanto talento ma anche tanti appoggi sbagliati). In chiusura, però, una nota positiva: la tenuta difensiva, che ha mantenuto in piedi i biancorossi anche quando il Picerno si è reso pericoloso ripartendo in contropiede. Era la mancanza più grande lo scorso anno, bene aver rimediato fin da inizio stagione.

Sezione: Copertina / Data: Dom 12 settembre 2021 alle 22:35
Autore: Raffaele Digirolamo
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