Raffaele Rubino, 45 anni, è un dirigente navigato del nostro calcio, che vanta in carriera, oltre ad un’esperienza da osservatore a Bari, annate da capo dello scouting a Parma e Palermo, e da direttore sportivo con Trapani, Livorno e Juve Stabia.

Per lui, nativo del capoluogo pugliese e prodotto del vivaio biancorosso da calciatore, è naturale parlare del Bari con franchezza. Intercettato dalla nostra redazione, ha spiegato in esclusiva come possono ripartire i galletti in vista della nuova stagione cadetta: “La società ha scelto di proseguire con Polito e Mignani, mio ex compagno a Siena, ritenendo che il lavoro fatto l’anno scorso fosse di ottimo livello. E non si può dar torto a chi ha fatto questa valutazione, visto che il Bari era partito per una tranquilla salvezza ed è invece arrivato ad un soffio dalla A, persa solo per fattori imponderabili come il gol di Pavoletti in pieno recupero.”

Sulle scelte di mercato recenti del club, Rubino ha chiosato: “Molti dei giocatori che hanno fatto la fortuna dei pugliesi nella scorsa stagione sono andati via o sono in procinto di farlo. Ma non si può impedire ai ragazzi che sognano la A, come Caprile e Cheddira, di fare determinate scelte di crescita professionale. Il mercato è ancora lungo e questi elementi saranno rimpiazzati. L’eventuale rinvio delle prime giornate di campionato potrebbe servire, per assemblare meglio il gruppo. Credo che il calcio italiano debba crescere, sul piano del rispetto di scadenze e pagamenti, e penso che Gravina stia facendo un lavoro egregio, da questo punto di vista, rendendo più stringenti controlli e sanzioni. Ci vuole del tempo per evitare estati turbolente come questa riguardo alle iscrizioni dei club, ma saranno fatte le dovute riforme.”

Sezione: Esclusive / Data: Gio 27 luglio 2023 alle 15:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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