Intervista a Lorenzo Amoruso sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. L'ex difensore ricorda: "Tornerei al 1992-93. Il Bari mi cedette in prestito allaVis Pesaro, dove ebbi la fortuna di essere allenato da Catuzzi. Mi spiace che ci abbia lasciato così presto. Gli devo tantissimo. Mi insegnò i segreti della zona, tanta roba per un difensore. Tornai in biancorosso, cresciuto e pronto al grande salto".

Sul Bari di oggi... "Intanto, è bello che l’inferno sia alle spalle, rivedere i biancorossi tra i professionisti. La squadra di Cornacchini era la più forte, ma merita un plauso per non essersi mai smarrita davanti alle inevitabili difficoltà di un percorso. Non lo scopro io, però, in C la musica sarà diversa. Ti devi calare subito nella categoria. Budget da 10 milioni? Non sono pochi per la C. A prescindere dall’investimento, però, conta il piano strategico. I dirigenti sanno bene che durante questo mercato devono pensare già alla B. Sarà meglio fare adesso qualche sacrificio economico, che possa costituire la base per un’eventuale salto tra i cadetti. Convincere qualche elemento di categoria superiore che ha bisogno di rilanciarsi. Magari investire su giovani di talento. Insomma, puntare alla vittoria del campionato, programmando già il futuro".

Su Cornacchini... "Si è conquistato sul campo il diritto di restare su una panchina prestigiosa, ma non facile. Ora viene il difficile. La posta in palio sarà più alta. Da lontano ho avuto la sensazione di un uomo concreto che bada al sodo. Ha tenuto compatto lo spogliatoio, continui così. Vincere in una piazza come Bari, dà di più".

Sezione: Gli ex / Data: Lun 10 giugno 2019 alle 11:30
Autore: Redazione TuttoBari
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