Le porte dei quaranta non sembrano mettere in imbarazzo Antenucci e Di Cesare. Trentotto anni l'attaccante, trentanove il capitano, l'età pare essere davvero soltanto un numero di fronte ad una fame agonistica ed una voglia di scendere in campo che non sembrano essersi sgualcite insieme alla carta d'identità. In un campionato come quello di Serie B - che a notevoli abilità tecniche richiede l'abbinamento di una ottima forma fisica - l'esperta coppia biancorossa non sta sfigurando, dimostrando una condizione invidiabile e mettendo a servizio di Mignani un combinato disposto di caratteristiche non comuni. 

Al di là delle qualità appena menzionate, a stupire è la continuità dei due. Entrambi, su tredici partite di campionato, sono scesi in campo dodici volte. La finora unica assenza per Di Cesare è stata dettata dalla squalifica per somma di ammonizioni, mentre per quanto riguarda Antenucci un solo match saltato a causa di noie fisiche rapidamente risolte. Il dato relativo ai minuti testimonia l'ampio impiego, 1038' per il centrale - terzo elemento più impiegato della rosa - e 838' per l'attaccante.

I reparti di appartenenza dei due pilastri biancorossi non possono che fare a meno della loro presenza, in avanti il numero 7 è sempre garanzia di spunti e fantasia nell'economia della manovra offensiva e ciò lo rende un giocatore imprescindibile nello scacchiere di Mignani. Di Cesare - dal canto suo - è l'elemento in grado di dare solidità e leadership a tutto il pacchetto arretrato, talvolta irruento ma sempre efficace. Si ricreda chi era scettico, questi due meravigliosi - quasi - quarantenni hanno ancora tanto da dare al Bari.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 22 novembre 2022 alle 07:00
Autore: Gerardo D’Agostino
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