Questa mattina il club biancorosso ha comunicato la numerazione delle divise per la prossima stagione. Nel corso dell'estate l'addio di Franco Brienza aveva aperto una corsa alla maglia numero 10, da sempre la più sognata e rappresentativa sia per i calciatori che per gli stessi tifosi. I numerosi nuovi arrivi dal mercato avevano, infatti, creato un certa aspettativa, vista anche l'ampia possibilità d'assegnazione (da Terrani a D'Ursi, passando per Folorunsho). Tuttavia l'eredità di capitan Ciccio è stata raccolta da Roberto Floriano, uno dei pochi elementi rimasti dall'esperienza in D.

Dal punto di vista tecnico, l'ex Foggia ha tutte le carte in regola per fare bene. Un calciatore dalle enormi motivazioni e pronto a fare la differenza in C con un importante contributo in fase realizzativa tra gol e assist. Ma in passato la casacca numero 10 non è sempre stata sinonimo di fortuna ed incondizionata ammirazione. Negli ultimi 15 anni gli unici brillanti rappresentati sono probabilmente stati Brienza e Barreto (18 reti nelle due stagioni in massima serie tra il 2009 e il 2011).

Abbastanza singolare ricordare quella maglia vestita da gente come De Luca, Lugo, Forestieri, Carozza e Sgrigna, che hanno inciso pochissimo nel loro trascorso in Puglia. Una recente eccezione potrebbe essere quella di Pedro Kamata, autentico talismano e amato dai supporter nell'anno dell'ultima promozione in A con Conte in panchina. Una maglia che spesso ha messo alla luce delle difficoltà e delle pressioni inaspettate come nel caso di Cristian Galano, che nell'unico anno in cui ha indossato la 10 ha deluso enormemente (ceduto poi in estate al Vicenza). L'esterno ha trovato più fortuna con la 11, riuscendo ad arrivare per ben 2 volte in doppia cifra in B, incluso il suo record personale di 14 reti nel 2017-2018.

Andando però a ritroso, la rinomata casacca ha vissuto stagioni storiche e positive, soprattutto in Serie A, alle spalle di Michele Marcolini e Nicolas Cordova ed in particolare tra gli anni ottanta e novanta con Igor Protti (unico capocannoniere in A della storia del Bari), Antonio Di Gennaro e Pietro Maiellaro, icone del mondo sportivo barese. Bene anche con i primi stranieri di livello tesserati dal club, su tutti il nazionale tedesco Thomas Doll e l'inglese Gordon Cowans. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 05 agosto 2019 alle 17:00
Autore: Gianmaria De Candia
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