Se si potesse stabilire tramite referendum il destino della multiproprietà, il voto (e conseguente decisione) sarebbe unanime. È il 9 giugno e sulla stagione 25/26 del Bari continua ad aleggiare l'incertezza, il dubbio, l'impossibilità di stabilire ambizioni degne della piazza. Ad acuirla, il ronzante brusio della dirigenza e presidenza, col Patron De Laurentiis che, a qualche chilometro di distanza, promette fiamme e spese ad Antonio Conte. 

Invece qui, sulla riva dell'Adriatico, gli argomenti fanno presto ad esaurirsi, così come la pazienza dei tifosi. A una già vasta rosa di candidati come possibile allenatore si è aggiunto un nuovo, maestoso petalo chiamato Alessandro Nesta, reduce da una difficoltosa annata in A col Monza, coincisa con il ritorno in cadetteria dei brianzoli, ma pur sempre un campione del mondo, dalla navigata esperienza e solidità umana. Ma anche qui, il nome che andrà a riempire il vuoto che Longo lascerà, il Messia di cui aspettiamo la venuta, non è centrale nel dibattito, a differenza della concreta possibilità che nessuno (o comunque una ampia fetta di pubblico) non si presenti allo stadio, non rinnovando l'abbonamento o disertando il San Nicola. Neanche un improvviso colpo di coda potrebbe accendere gli animi: la fiamma si sta spegnendo nell'assoluta indifferenza, sebbene tempo qualche settimana e sarà momento di acquistare. Anche lì, chissà che giocatori, con che budget e con quali formule. Ma, come all'epoca scrivevamo del match contro il SudTirol, a chi importa?

La stanchezza si fa notevolmente sentire, e questo silenzio generale, più che mai autentico, vale più di una retorica vuota, di mera apparenza e senza alcuna sostanza. Sbiadito ogni ricordo glorioso, sbiadita ogni forma di premura nei confronti di un popolo unico: a Bari, il calcio lentamente muore, come a Brescia e Ferrara. Lì, si ripartirà dalle serie minori, ma con possibilità di un repulisti che porterà figure meschine ad allontanarsi dalle società e un graduale risorgere; qui, in Serie B, con colui che ha sì raccolto da terra una squadra fallita, riportandola in auge, ma con una recente, attuale e prossima gestione di arduo commento, se non pieno di rassegnazione. 

Sezione: Copertina / Data: Lun 09 giugno 2025 alle 17:00
Autore: Piervito Perta
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