Prima della partenza del ritiro di Roccaraso, ascoltando le parole dei dirigenti biancorossi ( presidente in primis) e dello stesso neo allenatore Caserta, c'era un indubbio entusiasmo in un ambiente che ha sempre cercato di infondere ottimismo nei confronti di una tifoseria arrabbiata, delusa e decisamente scettica sul futuro del Bari targato De Laurentiis. La presenza più assidua del patron biancorosso con un'esposizione mediatica più forte rispetto al passato aveva, nei confronti di qualcuno, destato un certa impressione favorevole nella speranza di una decisa inversione di tendenza.

I fatti dicono che Caserta sta lavorando con indubbia professionalità e voglia di costruire, con un mercato che, almeno all'inizio, è stato piuttosto sorprendente sul piano dei nomi ( non certo per le modalità di acquisto tra i soliti prestiti e costi zero). Su tutti, l'arrivo di Pagano, Dickmann e, soprattutto Gytkjaer che sono sembrati acquisti, sul piano della qualità e dello spessore, di indubbio livello, dando l'impressione a buona parte degli addetti ai lavori di una ritrovata voglia di protagonismo e di ambizione da parte della società. I primi segnali dal ritiro di Roccaraso sono stati positivi. Mister Caserta ha trovato un gruppo determinato a lavorare al meglio con i nuovi subito alla ricerca della migliore condizione possibile e al miglior affiatamento da trovare al più presto.

Poi, negli ultimi giorni, qualcosa è nuovamente cambiato. In negativo. Come se si fosse tornati ad un certo andazzo. La questione del mercato in uscita ha spiazzato un po' tutti. Le cessioni di Maita e Benali, in primis, per non parlare della vicenda Dorvàl ancora da chiarire, sono questioni che hanno ancora di più indispettito la tifoseria, dando un segnale non certo confortante. Ora, tecnicamente e numericamente, il centrocampo, che poteva contare su delle certezze importanti, si ritrova a dover essere completamente ricostruito. Le prime amichevoli, poi, sono state il sintomo di una squadra che, al di là della buona volontà e di qualche buona giocata mista a determinazione in campo, fa tremendamente fatica a far gioco. D'altronde, se proprio il centrocampo non ha elementi sufficienti per mettere in campo un gioco convincente, chiaramente i problemi aumentano. Forse, lo stesso Caserta non si aspettava questa fase complessa dopo un avvio di ritiro e un preritiro che sembrava essere positivo e propizio di buone cose. Il mercato iniziale aveva convinto sul piano del numero di giocatori arrivati e sulla volontà di non distruggere completamente le fondamenta di questo gruppo.

L'obiettivo era proprio permettere a Caserta già di lavorare su una buona base. E la linea sembrava proprio quella. Lo stallo attuale, le cessioni eccellenti e le prime amichevoli deludenti stanno facendo storcere la bocca a parecchi. La sconfitta contro il Casarano ha, poi, acuito ancora di più i dubbi e il malcontento in buonissima parte del tifo barese già particolarmente scettico nei confronti della proprietà. Forse anche di più che nei confronti della squadra.

In questo contesto, sta partendo la campagna abbonamenti per la prossima stagione con una percentuale di incognite altissime sulla resa di questa iniziativa. Il presidente De Laurentiis sembra spendersi molto per questa campagna nella speranza di attirare quanto più pubblico possibile. Il clima resta di grande tensione e di grande contrapposizione. Nessuno tra i tifosi baresi sembra voler seguire l'appello del patron biancorosso. Nessuno vuole cedere. Nessun passo indietro. D'altronde la comprensibile amarezza della stragrande maggioranza dei tifosi biancorossi non può che essere confermata dalla situazione che si sta nuovamente creando all'interno della squadra. Soprattutto con le ultime vicende tra campo e mercato. 

Insomma, la sensazione di rivedere un ennesimo film deludente è piuttosto netta. Non bastano certo le maggiori comparsate mediatiche di De Laurentiis e un tentativo timido di riavvicinamento a far cambiare idea ad una piazza oramai rassegnata a non poter ambire a traguardi davvero importanti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 05 agosto 2025 alle 16:00
Autore: Maurizio Calò
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