Tra l'assurdo ed il tragicomico, si è conclusa Bari-Pescara. In un San Nicola mai, almeno recentemente, così vuoto, termina 1-1 la sfida di bassa classifica. Gara psichedelica, aperta dopo nove minuti dal gol di Di Nardo. Solite disattenzioni difensive, con Vicari che si perde il marcatore e Dickmann che lascia Corazza libero di crossare. Il dominio ospite prosegue nei successivi minuti, sino al rosso, al 30esimo, di Olzer, che interviene male su Dorval. 

La ripresa, nel segno del classico copione per cui i biancorossi spingono e gli abruzzesi si difendono, subisce una svolta inattesa intorno al 60esimo, quando un pestone di Letizia su Castrovilli porta Moncini dal dischetto. Primo rigore: sbagliato; secondo rigore (sì, poichè un giocatore avversario è entrato durante l'esecuzione): nuovamente parato. Desplanches si esalterà nuovamente pochi minuti dopo, per poi subire il pari di Maggiore, inseritosi sul cross di Dorval all'82esimo. Gytkjaer prima, con palla fuori di poco, e Antonucci poi, con salvataggio sulla linea di Letizia, sono andati vicino nel ribaltare il risultato.

Risultato che palesa, ancora ce ne fosse ulteriore bisogno, la mediocrità tecnica e tattica del Galletto, che ha vissuto questo lunedì dell'Immacolata nel segno della protesta del tifo: rumorosa in Piazza prefettura, in mattinata, silenziosa tra le mura dell'Astronave. Gli striscioni in Curva parlano chiaro, idem i segnali del campo. L'appuntamento coi tre punti è rimandato, ma interessa veramente a qualcuno? 

Sezione: Copertina / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 19:35
Autore: Piervito Perta
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