Nel derby di domenica ad Andria si è rivisto un grande Bari, una formazione capace di imporre il proprio predominio territoriale e tecnico sulla gara con qualità ed intensità dopo settimane difficili. Tra gli aspetti più significativi spicca la prova del terzetto dei centrocampisti composto da Maita, D’Errico e Scavone

I tre erano già stati impiegati insieme sulla linea mediana in altre 3 occasioni, rispettivamente contro Acr Messina, Monopoli e Turris, tutte terminate con una vittoria in favore dei galletti. Numeri non casuali e che testimoniamo come questa possa essere la quadra giusta per il medio-lungo periodo. In termini di gioco risultano gli uomini più funzionali per l’equilibrio e le dinamiche della squadra.

L’importanza di Maita da play è ormai evidente, un egregio lavoro tra impostazione ed interdizione, tanto che nemmeno le indiscusse qualità di Di Gennaro possono scalfirle in questo momento. D’Errico a sinistra è l’uomo che garantisce imprevedibilità e strappi, capace di saltare l’avversario con continuità e garantire fluidità nella manovra con giocate e passaggi illuminanti, riuscendo anche a coinvolgere nei dialoghi il terzino di competenza (Mazzotta o Ricci). Dall’altra parte c’è Scavone, una riscoperta di mister Mignani. Fondamentale negli inserimenti offensivi ma soprattutto nel lavoro sporco tra fisicità e risolutezza dei compiti tattici. 

Un trio che si completa all'interno di un reparto che non pare disporre di elementi capaci di invertire le attuali gerarchie, anche per caratteristiche e qualità dei citati: Mallamo ha dimostrato di poter essere una risorsa ma resta sempre un’alternativa a D’Errico (convivenza difficile), Di Gennaro per una serie di problematiche non è ancora al meglio mentre De Risio e Lollo sono indietrissimo. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 24 novembre 2021 alle 19:00
Autore: Gianmaria De Candia
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