Andrea De Falco, centrocampista del Bari dal 2011 al 2014 con sei reti all’attivo, ha lasciato un grande ricordo nei tifosi biancorossi. Il suo primo gol arrivò proprio all’esordio, il 30 agosto 2011, nei minuti di recupero contro il Modena. In totale, ha collezionato 65 presenze con la maglia dei galletti. Oggi, l’ex centrocampista - che in carriera ha vestito anche le maglie di Fiorentina, Pisa, Sassuolo e Benevento - è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoBari per analizzare il calciomercato e raccontare la sua visione sul club. Di seguito le sue dichiarazioni.

Su Caserta, con cui ha giocato nella Juve Stabia: “Lo conosco molto bene, sicuramente è una persona competente e carismatica, anche da allenatore sta confermando le sue qualità. Ha delle idee di gioco giuste, sa dare un’impronta alla squadra. È una persona rigida ma che allo stesso tempo si fa voler bene.”

Su Cerofolini“Lui è un giocatore di categoria. Grande struttura, la società se ha deciso di acquistarlo ha visto in lui le caratteristiche giuste per quello che è il sistema di gioco e per il mister. È un giocatore che viene da un settore giovanile importante, ha fatto diverse esperienze, può dare senza dubbio il suo contributo ad una piazza come Bari."

Sul mercato: “Siamo ancora in una fase iniziale, perché come lo storico del calciomercato ci insegna tanti colpi, forse anche quelli più importanti, avvengono nella fase finale del mercato. Ora sicuramente per dare l’80% della rosa al mister sono stati fatti degli acquisti voluti e mirati, ma poi, come spesso avviene, la rosa verrà completata nella fase finale del mercato. Ora si parla di un Bari che potrebbe essere comunque ben diverso verso la fine del campionato."

Su Pagano e Kassama“Se la strategia dei giovani sarà vincente lo sapremo alla fine. Sicuramente puntare sui giovani ti porta spensieratezza ed entusiasmo, perché i giovani portano questo. Sicuramente andranno affiancati a giocatori esperti perché soprattutto in piazze del sud come Bari, ci si può trovare in momenti di difficoltà e non avere la forza mentale o la personalità per reagire. È fondamentale quindi avere il supporto nello spogliatoio di giocatori importanti che sappiano aiutarli e stimolarli. Questo giusto mix, di cui si sente sempre più parlare negli ultimi anni, credo sia giusto. Avere giocatori giovani porta qualcosa di diverso, rispetto a giocatori esperti che già conosci.”

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 16 luglio 2025 alle 14:00
Autore: Martina Michea
vedi letture
Print