Come tutti gli anni, alla fine della stagione calcistica segue la fantomatica sessione estiva di calciomercato, quel particolare momento dell’anno dove i sogni dei tifosi aumentano in maniera esponenziale e la speranza e l’illusione regnano sovrane. Le estati dei tifosi biancorossi sono profondamente cambiate nel corso degli anni: dalla promozione in A al fallimento, passando per promozioni sfiorate e campionati più anonimi.

Ciò che però rimane è il ricordo di quelle giornate estive in cui si sognava e si sogna un grande Bari. E allora ripercorriamo questi ricordi, rispolveriamoli, partendo dai dolci giorni dell’estate 2008, preludio di una stagione da sogno dei biancorossi.

Dove eravate, ad esempio, quando Paulo Vitor Barreto atterrava a Bari, inconsapevole di ciò che sarebbe successo da lì a qualche mese? Che sensazioni avete avuto all’acquisto di Daniele De Vezze? In quell’estate un giovane e promettente Antonio Conte riuscì a convincere la società a comprare molti giocatori. Come dimenticare Emanuel Rivas, tanto divertente da guardare quanto inconcludente nel finalizzare? O ancora un giovanissimo Andrea Ranocchia, destinato poi ai nerazzurri di Milano. Sorpresa fu Ciccio Caputo, giunto dal Noicattaro senza particolare clamore (non decollò invece un altro nome offensivo arrivato in estate come Volpato). Importante fu l'acquisto anche del terzino goleador Parisi. Calciomercato vuol dire anche illusione che nel calcio giocato si traduce nel termine “meteore”. E quale fu la meteora di quell’anno? Senza dubbio Davide Lanzafame, presentato dai giornali come il nuovo Cristiano Ronaldo, il quale aveva giocato a Bari nella stagione precedente: si trasferì proprio in quell'estate al Palermo, per poi ritornare nel gennaio successivo in biancorosso.

Anche le cessioni trasmettono quel senso di amarcord mai sgradito. Quell’anno partirono Nicola Belmonte e Vincenzo Santoruvo, presenti nelle stagioni precedenti. I sostituti non fecero di sicuro rimpiangerli. Il resto è storia.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 16:00
Autore: Cosimo Mirizzi
vedi letture
Print