Non ha dubbi Denis Godeas, intercettato da TuttoBari: il Bari ha una proprietà solida e dalle potenzialità e prospettive rosee. Parlando dei De Laurentiis, l’ex attaccante biancorosso ed eterno capocannoniere della Triestina ha una visione controcorrente rispetto al malcontento di parte della tifoseria.

“In giro c’è molto di peggio – dice Godeas – e io onestamente non mi lamenterei. Avere una proprietà italiana, solida economicamente, è già un mezzo miracolo oggi. La frustrazione dei tifosi - ammette - è comprensibile. È normale volere di più, sognare il grande salto. Ma il calcio di oggi è business, è difficile che tutto vada sempre come si spera. E non vincere non significa necessariamente una gestione sbagliata”.

Il dualismo con il Napoli e la percezione che il Bari sia trattato come una “succursale” è un tema caldo tra i supporter biancorossi. Ma Godeas frena: “Anche questo, per carità, può essere un tema. Ma non darei per scontato che il Bari sia la sorella sfortunata. Io vedo un Napoli che ha già raggiunto il suo tetto, mentre il Bari potrebbe rappresentare una nuova sfida, un progetto da costruire. Le potenzialità, qui, sono enormi”.

E sulle ipotesi di vendita, che circolano da tempo, l'ex centravanti resta scettico: “Non sarei così sicuro che vogliano mollare per il 2028. Se i De Laurentiis hanno scelto Bari, è perché credono di poter fare bene anche qui. Certo, serve un progetto serio, serve sedersi a tavolino e decidere di porre basi solide. Ma non ho motivo per dubitare delle loro intenzioni. Potrebbero in futuro scegliere anche di vendere il Napoli che è molto più monetizzabile e far diventare il Bari il proprio fiore all'occhiello".

Rispetto all’arrivo di fondi stranieri in altre piazze, Godeas è netto: “Io preferisco sempre una proprietà italiana. So con chi prendermela se qualcosa non va. E, credetemi, vedere gestioni scellerate in giro mi fa apprezzare molto di più chi almeno garantisce stabilità”.

L’invito finale è alla pazienza: “Capisco l’amarezza per i risultati, ma non è una situazione drammatica, non si è in mano a dei banditi. È mancato qualcosa, certo, ma la base c’è. Se si lavora bene, il salto si può fare. Magari servirà un anno in più, ma con questa proprietà io sono convinto che prima o poi il Bari tornerà grande”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 27 maggio 2025 alle 20:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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