A due settimane dalla fine del campionato, mentre la SSC Bari continua a restare in un silenzio assordante, il gruppo Bari in Testa rompe gli indugi e affida a un comunicato il malcontento profondo della piazza biancorossa. Una denuncia dura, senza sconti per nessuno: società, proprietà e istituzioni locali. Di seguito, il comunicato integrale: 

"Sono trascorse due settimane dal termine del campionato ma, come già accaduto in passato, regna sovrano il silenzio assordante della SSC Bari la cui proprietà, evidentemente, è troppo impegnata a festeggiare i successi del Napoli. E così, mentre all’ombra del Vesuvio si investono centinaia di milioni per conquistare il secondo scudetto in tre anni, nella succursale povera si attendono invano novità dopo un’altra stagione all’insegna della mediocrità e della mancanza di ambizione. I tifosi, che mai hanno fatto mancare il proprio supporto alla squadra, non sono più disposti a subire le conseguenze di questo cancro sportivo chiamato multiproprietà e a sopportare l’arroganza della famiglia De Laurentiis che, per tutelare i suoi interessi, sta ammazzando la nostra passione e i nostri sogni. Senza dimenticare le responsabilità delle istituzioni locali, che hanno affidato in modo miope il titolo sportivo a questi imprenditori e oggi non fanno nulla per modificare lo status quo. La politica ha il dovere di tutelare gli interessi dei suoi cittadini, e non solo durante la campagna elettorale. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, meritiamo rispetto e chiarezza. Non ci rassegneremo a questa convivenza per altri tre interminabili anni e chiediamo a gran voce che, senza indugio, la società venga messa in vendita. Solo una nuova proprietà con ambizione, voglia di investire e una progettualità seria e lungimirante potrà riportare Bari dove merita. Facciamo un appello alla stampa, ai politici, agli imprenditori, all’opinione pubblica: basta con questa colpevole assuefazione alla mediocrità, è tempo di urlare il nostro dissenso. Tutti insieme".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 27 maggio 2025 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoBari
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