L'aria attorno allo Stadio San Nicola si fa sempre più pesante e il nome di Fabio Caserta è ormai al centro di ogni dibattito. L'allenatore del Bari vive, in queste ore, il suo momento di maggiore precarietà. Nonostante le voci e la palese insoddisfazione della piazza, per il momento la dirigenza non ha ancora proceduto al sollevamento dall'incarico, tenendo il tecnico in una situazione di limbo che non giova alla serenità dell'ambiente.

Caserta ha assunto ufficialmente la guida tecnica dei Galletti il 18 giugno 2025. A oggi, 26 novembre 2025, l'allenatore campano ha trascorso esattamente 162 giorni sulla panchina pugliese. È la rapidità con cui la crisi si è manifestata a rendere la situazione eccezionale e drammatica: in poco più di cinque mesi, le speranze di una risalita immediata si sono infrante contro una preoccupante assenza di continuità e identità.

​Il bilancio in questo breve periodo è di certo deludente. Il tecnico è passato attraverso diversi moduli, sperimentando il quattro-tre-tre, il tre-cinque-due e il tre-quattro-due-uno, un continuo cambio di pelle che, invece di trovare la formula vincente, ha finito per generare confusione tra i giocatori. Questa volatilità tattica è inaccettabile per una squadra con ambizioni di alta classifica.

Il tempo delle scuse è finito. L'attuale momento è indiscutibilmente il più buio della sua gestione. In un periodo così breve, le responsabilità sono amplificate: non è stato in grado di dare coesione ha un gruppo sicuramente non di alto livello ma che comunque aveva qualche potenzialità (e a sprazzi si sono anche viste).

Le statistiche parlano chiaro: la squadra non ha incisività offensiva a centrocampo, continua a subire gol nei primi minuti delle partite (sintomo di fragilità mentale) e, cosa più grave, non riesce a chiudere le gare nemmeno in situazioni di superiorità numerica. 

La permanenza di Caserta è dettata, al momento, forse più dalla difficoltà della società nel trovare un sostituto che possa garantire una svolta immediata, che da una reale convinzione sul suo operato. L'allenatore è tenuto in carica da un filo sottile, sapendo che il suo destino è legato a un unico imperativo: un risultato super convincente nel prossimo match. Dopo appena 162 giorni, la fiducia della piazza e di parte della critica è stata erosa, e Caserta è chiamato a dimostrare immediatamente che i suoi metodi possono ancora salvare il progetto Bari da un'annata destinata all'anonimato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 26 novembre 2025 alle 10:45
Autore: Enrico Scoccimarro
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