"Non sono cattiva, è che mi disegnano così", diceva di sè Mafalda, il personaggio dei fumetti. Per tutta la settimana Martino Borghese è stato "disegnato" così: scorretto, provocatore, picchiatore. Una nomea figlia dei battibecchi con Bianchi durante la gara contro il Torino. Oggi, su "Tuttob", il difensore centrale del Bari, galvanizzato dalla rete contro la Samp, si difende: "Le immagini televisive mi hanno dato ragione, non sono assolutamente nè un picchiatore nè un killer come qualcuno mi ha descritto. Sono un ragazzo giovane che sta facendo bene e che gioca titolare in una squadra molto importante come il Bari. Anno dopo anno mi sono sempre migliorato e sono salito di categoria, dimostrando le mie capacità. Purtroppo che si parli di me sono per il caso con Bianchi a volte è frustrante". Sul gol di ieri, e relativa esultanza, Borghese precisa: per tutta la settimana Caputo e Marotta mi hanno preso in giro, perchè secondo loro un bestione di novanta chili come me è impossibile che crolli a terra per due gomitate. Allora per scherzo abbiamo inventato questa esultanza, ridevamo fra di noi al momento del gol mentre ci abbracciavamo. Ci tengo dunque a sottolineare come non si tratti assolutamente nè di un fatto irridente nei confronti del capitano del Torino nè tanto meno di un gesto di ilarità nei confronti della tifoseria granata". Il giornalista lo provoca: non sarebbe meglio scusarsi con Bianchi e metterci così una pietra sopra? "Se per spegnere tutte le polemiche nate servisse semplicemente scusarsi lo farei, anzi lo faccio. Gli chiedo scusa, anche se ricordo a tutti che nel calcio i duelli ruvidi e tosti fra attaccanti e stopper sono all'ordine del giorno". Il caso è chiuso.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 20 novembre 2011 alle 16:30
Autore: Diego Fiore
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