Che l’Italia sia una scuola d’élite per portieri è una verità scolpita nella storia del calcio. E all’interno di questa tradizione, il Bari occupa un posto speciale: da sempre fucina, trampolino o porto sicuro per estremi difensori di grande livello. Oggi il testimone lo regge Michele Cerofolini, protagonista assoluto di questo avvio di stagione biancorosso e per distacco uno dei migliori del campionato. Le sue parate, spesso decisive, hanno evitato più di un tracollo e lo stanno avvicinando a una galleria di nomi che, nel corso degli anni, hanno scritto pagine indelebili al San Nicola.

Il percorso parte dagli anni d’oro di Francesco Mancini, leader carismatico e portiere affidabilissimo dal 1997 al 2000: tre stagioni consecutive in Serie A, tante prestazioni da grande interprete del ruolo e un legame speciale con la piazza, mai svanito. Negli anni Duemila, tra i pali si alternarono altri volti pesanti. Graziano Battistini, in biancorosso dal 2001 al 2005, fu un punto fermo nei campionati di Serie B dell’epoca: esperienza, personalità e un rendimento costante, ricordato con rispetto dagli appassionati.

Dopo di lui, a raccogliere l’eredità fu Jean-François Gillet, simbolo assoluto del Bari moderno. Arrivato giovanissimo, diventò capitano, recordman di presenze (364), para-rigori e protagonista in tre stagioni di Serie A e sette di Serie B. Un decennio di leadership, carisma e continuità che ancora oggi rappresenta un riferimento emotivo per i tifosi.

Il decennio seguente vide protagonisti prima Enrico Guarna, altalenante ma importante soprattutto nella storica stagione del fallimento, e poi Alessandro Micai, che si impose definitivamente dal 2016. Con le sue parate spettacolari e il temperamento ardente, Micai è considerato ancora oggi uno degli ultimi idoli recenti del pubblico barese.

Infine, la nuova generazione: Elia Caprile, un fenomeno esploso al San Nicola. Nella stagione 2022-23 fu tra i migliori portieri dell’intera cadetteria, attirando attenzioni di mezza Serie A. La sua partenza era scritta, ma il suo nome resta tra quelli che hanno lasciato un’impronta forte.

Oggi, a raccogliere quella eredità, c’è Cerofolini: reattivo, continuo, capace di tenere in piedi il Bari nei momenti più difficili. Non è ancora nella dimensione mitica dei suoi predecessori, ma il cammino è appena iniziato. Se continuerà così, anche il suo nome si aggiungerà presto alla lista dei portieri che a Bari non si dimenticano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 21 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Antonio Testini
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