I calci piazzati sono ormai un fattore sempre più importante nel calcio moderno per tutte le categorie. Non a caso sabato il Bari si è imposto a Pagani proprio grazie ad una rete su punizione calciata da Montalto. L’attaccante non è, infatti, nuovo a questo tipo di conclusioni. Proprio qualche settimana prima era stato decisivo nella vittoria interna sulla Juve Stabia con un siluro da oltre 20 metri, rafforzando la sua candidatura a tiratore designato.

Il modo di calciare del classe ’88 è però abbastanza atipico. Non la classica punizione a giro e di precisione ma il suo marchio di fabbrica è rappresentato dalla forza del suo piede sinistro, un’autentica saetta, sia di prima intenzione che su appoggio di un compagno. In carriera ha realizzato diversi gol proprio in questo modo. Il primo risale ai tempi della Salernitana nel 2011 in Serie C1. Si è poi ripetuto nel corso degli anni con le maglia di Martina Franca e soprattutto Ternana, la sua migliore in carriera con 20 marcature complessive in B. Proprio in quell’annata, 2017/2018, due reti arrivarono su punizione, primato personale che ora Montalto può tranquillamente superare. Una certezza in più per la formazione di mister Auteri, che può contare su un parco attaccanti dall’incredibile varietà e qualità in termini di colpi.

In casa biancorossa il contributo dei calci piazzati era mancato nelle ultime stagioni. Prima di Montalto, dall’arrivo della proprietà targata De Laurentiis, solo Laribi era riuscito ad andare a segno nella vittoria per 3-0 sul Picerno del 16 febbraio, rompendo così un digiuno di oltre due anni. In precedenza c’erano stati Brienza, Galano e soprattutto Allegretti e Barreto, protagonisti di alcuni gioielli nell’ultima promozione in Serie A. Tuttavia i fini palati dei supporter baresi erano stati ben viziati in passato da grandissimi specialisti negli anni ’90 come Maiellaro, Joao Paulo e Volpi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 09 dicembre 2020 alle 15:00
Autore: Gianmaria De Candia
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