Ora preparatore dei portieri al Casarano, è stato estremo difensore del Bari dal 1996 al 2000 (nel ruolo di secondo). Intercettato dai nostri microfoni, Giovanni Indiveri ha toccato diversi temi. In primis, ecco le sue impressioni sul Bari di Caserta, ripensando anche all'amichevole col Casarano di due settimane fa: "Quello che si è visto contro di noi era ancora un Bari incompleto con carichi di lavoro importanti e con un po' di affaticati, come noi d'altronde. Ho visto comunque già ottimi giocatori per la categoria, buone prospettive e idee interessanti. Gli mancano elementi, che la società provvederà ad innestare. La partita col Milan non l'ho vista, perché eravamo impegnati in contemporanea con l'Altamura, ma mi hanno raccontato di una egregia figura".

Questa la sua idea su che campionato possa disputare il Galletto: "La Serie B è sempre un terno al lotto: ci sono tante squadre importanti, tra cui il Bari. È ovvio che i pronostici vedano altre formazioni favorite, ed è giusto che il Bari parta in sordina, sebbene sia una piazza ed un tifo che merita un salto di categoria. Alla luce dell'operato della dirigenza e della scelta tecnica fatta, però, i biancorossi possono dire la loro. Sulla carta ci sono realtà più blasonate, ma la carta non ha mai vinto e i nomi ormai non servono più".

Gianni si è detto dispiaciuto per il clima di contestazione tra tifo e proprietà: "Sento che c'è un po' di contestazione nei confronti della società, perché si pensa che la presidenza non voglia andare in A. A mio avviso, però, penso che nessuno rifiuti questa possibilità. Mi auguro che i tifosi tornino sui propri passi, anche in casa, e che vadano allo stadio ad incitare i giocatori. Un conto è giocare al San Nicola deserto, un altro è farlo in uno stadio pieno, che è veramente il dodicesimo uomo in campo, e non è un modo di dire. Sarebbe un peccato".

Anziché qualche singolo, l'ex portiere sottolinea alcuni elementi che potranno rivelarsi decisivi"Non ho mai creduto nel singolo, tranne quando si parla del Dio Maradona, o Messi e Ronaldo. Credo che vinca sempre il gruppo, l'unione, l'attaccamento alla maglia, la cattiveria: sono questi gli ingredienti per far sì che la squadra diventi forte. Detto ciò, il Bari ha ottimi giocatori in tutti i reparti, ma fare un nome mi è difficile: ciò che ho detto prima farà la differenza, oltre a seguire le direttive di un mister preparato, giovane ma già con esperienza come Caserta".

Castrovilli è nome caldo per il Bari. Il giudizio sul suo eventuale arrivo è positivo: "Castrovilli è un ottimo giocatore, che non scopriamo certo noi, con una carriera importante. È duttile e forte, e sarebbe un rinforzo simile al ritorno di Anthony (Partipilo, ndr). Chi più di un barese può tenere a questa squadra? Sarebbe ulteriore conferma del buon lavoro della società, che sta facendo acquisti giusti e mirati".

Domenica, il Bari andrà a Venezia. Ma per Indiveri questo non è un male..."Credo sia meglio affrontare subito le squadre più forti, che ancora devono trovare i loro meccanismi, e nello specifico il Venezia, che rimane forte sotto tutti i punti di vista e che al Penzo è ancora più ostico. Se si fosse giocato in casa contro una squadretta un po' più debole, la si sarebbe presa sotto gamba; invece così hai un forte approccio mentale ed eviti false partenze, sapendo cosa ti aspetta nel difficilissimo campionato cadetto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 19 agosto 2025 alle 14:00
Autore: Piervito Perta
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