Domenica ci sarà Venezia-Bari, e la mente viaggia a quel precedente discusso del '98/99, col gol di Tuta al novantesimo. Ai nostri microfoni, Giovanni Indiveri, "testimone" dell'accaduto, ha ricordato quella partita: "Accadde di tutto. Sinceramente non ci fu un accordo, sebbene si gridò allo scandalo. Ci fu una polemica troppo grossa. Quando la partita stava andando verso una situazione in cui nessuna delle due voleva più rischiare, ci fu quel gran gol di Tuta, che però fece il suo lavoro, facendoci rimanere di stucco. Probabilmente, essendo brasiliano era lontano da "certe logiche", anche giustamente, perché si deve entrare in campo per vincere. Quel Bari fece un campionato strepitoso, quindi ci dispiacque interrompere una serie positiva, ma questo è il calcio. Speriamo stavolta in un esito diverso, vendicando quella sconfitta".

L'esperienza di Gianni in biancorosso ha lasciato in lui immagini memorabili, tra persone..."L'unica persona che nomino sempre, sebbene fosse sempre massacrato, pur essendo un uomo d'onore, è Vincenzo Matarrese. Dava una parola ed era quella, una persona seria mai troppo valorizzata, spesso contestata, ma oggi il tifo si è reso conto dei suoi sacrifici, fatti per tenere il Bari a quel livello".

...e partite: "Contro l'Inter, secondo le probabili formazioni, doveva giocare Franco Mancini, che ricordo con amore e affetto, per il rispetto reciproco e il rapporto bellissimo che avevamo. Ed invece Fascetti venne da me e mi chiese se me la stessi facendo sotto. Dopo aver risposto di no, mi disse di mettere scarpini e guanti perché avrei giocato io. Probabilmente non ebbi neanche il tempo di farmela sotto (ride, ndr), ma venne fuori una prestazione personale e di squadra tale da vincere uno a zero. Un ricordo indelebile giocare contro squadre viste solo nelle figurine da bambino".

Fontana, Gillet, Indiveri, Mancini. Senza dimenticare i recenti Caprile, Radunovic e l'attualissimo Cerofolini. Un susseguirsi tra i pali di ottimi giocatori: "Bari ha sempre avuto ottimi portieri e una tradizione in tal senso importante. C'è gente che ha mirato molto bene su questi nomi, tra i più recenti Polito che lo faceva di ruolo. Con Caprile fece un ottimo acquisto. Ora c'è Cerofolini, che era nel giro dell'Under 21, nonché una grande promessa: può dire ancora la sua, gioca molto bene con i piedi ed ha una interpretazione moderna. Poi io mi sento spesso con Roberto (Maurantonio), che mi parla strabene di lui. Conosco bene anche Pissardo, che dopo le prime esperienze all'Inter ha giocato qui a Monopoli".

Ora preparatore dei portieri al Casarano, Indiveri ci dice, in chiusura di intervista, gli obiettivi dei pugliesi nella prossima Serie C: "Siamo un'incognita, visto che ci siamo misurati con squadre di categoria solo contro l'Altamura, con cui abbiamo vinto meritatamente domenica. Siamo anche noi curiosi di capire quanto siamo forti. Da neopromossa, puntiamo inizialmente a una salvezza tranquilla ma la società è ambiziosa, il presidente è un tifoso e una persona perbene. Benevento, Salernitana, Catania, Crotone e Trapani (avversario nel weekend, ndr) sono corazzate, ma noi vogliamo essere una mina vagante e dare fastidio a tante. Ci teniamo a fare bene".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 19 agosto 2025 alle 16:00
Autore: Piervito Perta
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