Il Bari ha bisogno di ritrovarsi, di riscoprire un’identità chiara e punti di riferimento su cui costruire la propria risalita. E uno di questi potrebbe essere l’intesa tra Lorenzo Dickmann e Gabriele Moncini: un asse che ha radici lontane, ai tempi del Brescia, e che oggi sembra pronto a tornare un fattore decisivo anche in biancorosso. Il gol contro la Reggiana è stato l’esempio più chiaro della loro intesa: cross preciso di Dickmann dalla destra e movimento puntuale di Moncini hanno prodotto l’azione decisiva. Un singolo episodio, ma sufficiente a dimostrare il potenziale dell’asse su cui il Bari può fare affidamento.

Dickmann non è solo un difensore: è un terzino moderno, capace di coniugare fase di copertura e propensione offensiva. La sua spinta lungo la corsia destra, unita alla precisione nei cross, può rappresentare una delle armi più importanti per un Bari che ha bisogno di concretezza negli ultimi metri. Moncini, invece, vive d’area e di istinto, ma sa sfruttare al massimo i palloni messi in mezzo con qualità. L’intesa tra i due nasce da una conoscenza profonda: a Brescia avevano già condiviso il campo e imparato a capirsi. Dickmann sa quando accompagnare l’azione e quando fermarsi, Moncini riconosce i tempi del compagno e si muove di conseguenza. Automatismi che, pur con il passare del tempo e dei colori, non si sono mai del tutto spenti. In un momento in cui il Bari cerca equilibrio, questo binario può diventare una risorsa preziosa. La spinta del terzino e i movimenti dell’attaccante offrono alternative reali a una manovra spesso prevedibile, aggiungendo profondità e incisività al gioco.

Quel gol rappresenta un piccolo segnale: dall’asse tra Dickmann e Moncini può nascere quella continuità e concretezza che finora è mancata. Oltre alla tecnica, c’è la fiducia: la loro conoscenza reciproca e la sensibilità tattica creano un dialogo naturale in campo, capace di diventare simbolo del nuovo corso biancorosso, fatto di compattezza ma anche di coraggio. Per il Bari, ripartire da questa connessione significa credere in ciò che funziona davvero. Perché a volte la svolta non nasce da rivoluzioni o grandi cambiamenti, ma da legami semplici, riconoscibili, efficaci.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 14:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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