Appena quattro presenze in campionato, per un totale di 118 minuti giocati sin qui. Una miseria, soprattutto per chi di nome fa Roberto Floriano e solo a pochi mesi fa trascinava - a suon di gol, assist e prestazioni di rilievo - il Bari alla promozione in serie C. 

Un salto di categoria indigesto. Complice una condizione fisica non ottimale, Floriano ha iniziato questa stagione in sordina, rimanendo nascosto in trincea per buona parte del tempo anche con l'avvento di mister Vivarini, che non ha regalato nemmeno un minuto di gioco all'ex Foggia, sempre meno coinvolto e, anche per questo, non più decisivo (e divertente) come l'anno scorso, in cui è stato assoluto protagonista con ben 13 reti messe a segno e otto assist forniti. Numeri che lasciavano presagire ben altro spazio rispetto a quanto sinora concesso. 

A giocare un ruolo decisivo nell'esclusione di Floriano è di certo il modulo di gioco adottato sin dall'inizio di campionato, vale a dire il 3-5-2. Un sistema che non annovera esterni d'attacco nel suo spartito. Ma al di la dei numeri e degli schemi, ci si interroga spesso tra tifosi e addetti ai lavori sulla bontà di tale scelta, che sta privando la squadra di uno dei giocatori di maggior talento a sua disposizione. 

In attesa di tempi migliori, il giocatore continua ad allenarsi con la solita serietà, pronto a farsi trovare pronto qualora ci si ricordi di lui. Anche per uno scampolo di gara.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 22 ottobre 2019 alle 18:15 / Fonte: di Andrea Dipalo
Autore: Redazione TuttoBari
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