Per i tifosi biancorossi il suo nome evoca ricordi precisi: con la maglia del Bari Michele Marcolini ha collezionato 86 presenze e 5 gol tra il 1997 e il 2001, diventando un punto fermo di quel centrocampo. Dopo il ritiro ha intrapreso la carriera da allenatore, guidando club come Alessandria, Novara e Chievo, fino all’esperienza più recente con la nazionale di Malta. Ai nostri microfoni, ha rilasciato svariate dichiarazioni. Queste le sue parole in esclusiva.

Sulla sconfitta contro il Modena: “È normale che ci si aspettava, magari, un inizio diverso da parte del Bari; però la squadra è cambiata abbastanza, così come il tecnico. Ci sono da trovare degli equilibri e, sicuramente, nelle prossime gare credo che si potrà cambiare qualcosa”.

Sul caso Sibilli: “Sibilli l'ho allenato, è un bravissimo ragazzo. Mi dispiacerebbe se venisse confermato questo suo errore; mi auguro che tutto si possa risolvere per il meglio. È chiaro che se il Bari perdesse una pedina importante come lui sarebbe una grande perdita; è comunque un giocatore importante, che negli ultimi anni si è sempre fatto notare in maniera positiva. Credo che possa essere considerato uno delle certezze del Bari. Ha dimostrato di essere un giocatore importante per la categoria ed è tornato a Bari con l'importanza che si meritava”.

Su Partipilo e Pagano che ancora non sono riusciti ad incidere: “Siamo all'inizio,ogni giocatore è diverso. Non tutti entrano in forma nello stesso momento, comunque c'è anche un po' di ambientamento. L'importante è il valore dei giocatori: sia Pagano che Partipilo possono fare molto bene. Partipilo poi è tornato a casa, quindi ha sicuramente un peso e un entusiasmo psicologico diverso dagli altri, e vorrà fare cose straordinarie. L'inizio non straordinario non vuol dire che poi il prosieguo non possa essere ottimo. Quando un giocatore ha dei sentimenti forti che possono aiutare a rendere di più, a trascinare, a dare l'esempio, ma ad anche aiutare gli altri giocatori non può essere che un grandissimo vantaggio. Partipilo è arrivato a Bari con tutte queste buonissime intenzioni; speriamo che il carico della responsabilità, di essere di casa, non lo danneggi ma magari lo esalti”.

Per il ritorno di Gytkjaer e Cerri: “Sicuramente Caserta è un allenatore esperto, quindi avrà studiato tutte le diverse soluzioni che la composizione della rosa gli può offrire. Personalmente mi è sempre piaciuto avere degli attaccanti con quelle caratteristiche, che si possono definire centravanti, che si sanno muovere anche all'interno dell'area e che hanno un buon feeling con il gol. Se deciderà di utilizzarli, li utilizzerà nella maniera che, a loro, porterà più vantaggi e di conseguenza più vantaggi alla squadra. Credo che lo staff e l'ambiente nella società, in questo caso siano determinanti anche per la buona riuscita di una prima stagione fuori. Bari credo che possa essere, se le cose vanno bene dal punto di vista dell'entusiasmo, una piazza straordinaria sotto questo punto di vista”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 18:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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