La stagione è appena cominciata e già si susseguono i primi malumori tra i tifosi. Le prestazioni di livello con Venezia e Monza avevano illuso i più ottimisti nonostante il solo punto conquistato nei primi 180 minuti. Con il Modena, il Bari è tornato sulla terra. Al Braglia la formazione di Caserta è stata surclassata sul piano fisico e tattico da quella di Sottil. Non può rappresentare un alibi la rivoluzione attuata in estate: la squadra di casa ha schierato ben sette volti nuovi dal primo minuto.

In molti, addetti ai lavori inclusi, credevano che le due settimane di pausa avrebbero aiutato il Bari nel recupero di alcuni elementi cardine. In realtà la condizione atletica è parsa addirittura peggiorata. In fase di possesso e di non possesso è lecito attendersi di più dagli esterni d’attacco: nelle prime tre apparizioni Partipilo è sembrato un lontano parente del calciatore che tutti hanno ammirato in passato. Lo stesso dicasi per Sibilli, mai realmente in partita e recentemente coinvolto nel filone relativo al calcio-scommesse. Con il possibile patteggiamento l'ex Pisa potrebbe restare ai box per l'intera stagione calcistica. Nel 4-3-3 disegnato da Caserta, gli esterni d’attacco hanno un ruolo chiave, così come i terzini di spinta Dorval e Dickmann, poco inclini a difendere, e più a loro agio in un centrocampo a quattro o a cinque. La permanenza dell'esterno franco-algerino, ancora in attesa di adeguamento contrattuale, obbliga il tecnico biancorosso ad alcune riflessioni tattiche. Una soluzione, per mantenere l'attuale assetto, potrebbe essere rappresentata dal provare il neo arrivato Burgio nel ruolo di terzino sinistro. Più complicato il passaggio al 3-4-2-1.

Capitolo panchinari. Con il Modena avanti già di due gol, i subentrati hanno mostrato una condizione a dir poco approssimativa: vedi Maggiore e Antonucci. Castrovilli ha provato ad illuminare la scena ma anche l’ex fantasista della Fiorentina ha bisogno di tempo per recuperare la forma migliore. Tante incognite, pochissime certezze per il momento. Complice l'infortunio di Gytkaer, nelle prime quattro uscite stagionali Caserta ha avuto il solo Moncini come punta centrale. Il ventiduenne Cerri è rimasto a Bari in quanto ancora lontano dalla forma migliore. L'ennesima rivoluzione ha portato in dote calciatori di qualità non ancora pronti che rappresentano delle scommesse da recuperare. Pur essendo all'inizio del torneo, una piazza come Bari non può permettersi di restare nei bassifondi della graduatoria. 

Condizione fisica approssimativa, scarsa propensione al gol, facilità disarmante nell'incassare reti rappresentano ad oggi i principali problemi del Bari. Le prossime due sfide, con Palermo e Sampdoria, rappresentano già un bivio per Caserta e per i suoi ragazzi. Al tecnico calabrese l'arduo compito di trovare le corrette soluzioni tattiche ed il giusto vestito alla sua nuova creatura. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 16 settembre 2025 alle 14:30
Autore: Mario Caprioli
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