Tre giornate non bastano per emettere verdetti, ma il Bari esce dal primo trittico di campionato con più dubbi che certezze. Un solo punto conquistato, contro il Monza, e due sconfitte contro Venezia e Modena hanno frenato gli entusiasmi nati dopo un mercato sontuoso, chiuso con innesti del calibro di Castrovilli, Partipilo e Maggiore. La qualità della rosa non si discute, ma il campo, per ora, racconta una squadra ancora alla ricerca di sé stessa.

Il ko di Modena è stato il campanello d’allarme più forte: non tanto per il risultato in sé, quanto per il modo in cui è maturato. Errori individuali, approccio fragile e un crollo emotivo dopo il rigore del 2-0 hanno fatto emergere limiti caratteriali che Caserta sarà chiamato a risolvere in fretta. I margini di crescita sono evidenti, ma serve una svolta sul piano mentale e dell’intensità.

Il calendario non fa sconti, perché venerdì sera al Renzo Barbera il Bari affronterà il Palermo di Pippo Inzaghi, lanciato in vetta con 7 punti dopo due vittorie e un pareggio. Una squadra solida, costruita per salire in Serie A, e che davanti al proprio pubblico rappresenta uno dei test più duri dell’intera stagione.

Per i biancorossi sarà una prova di maturità: non basterà affidarsi alle giocate dei singoli, serviranno compattezza, coraggio e la capacità di reagire agli episodi negativi. Ripartire subito, anche da un risultato positivo che dia fiducia, è l’unico modo per non perdere il treno delle prime e dimostrare che il Bari può davvero recitare un ruolo da protagonista in questo campionato.

Sezione: Copertina / Data: Mer 17 settembre 2025 alle 19:00
Autore: Antonio Testini
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