Intervista a Michele Matarrese sulle colonne di Repubblica: "Parlare del Bari? Assolutamente no: il Bari ci ha rovinato. È tutto certificato. Ora quella è una storia morta e sepolta. Il rischio fallimento? Ma qui si parla di fesserie! Quattro milioni, cinque milioni… Cosa sono? Mio fratello Vincenzo ha consumato decine e decine di milioni per il Bari. Abbiamo dato tanto e abbiamo ricevuto calci. Abbiamo avuto anche qualche soddisfazione sportiva, senza dubbio, ma dal punto di vista umano nessuna considerazione. Gli uomini del calcio nella mia famiglia erano due: mio fratello Vincenzo in ambito locale e mio fratello Antonio a livello nazionale. Io sono soltanto quello che ha registrato i danni. Visto che mio fratello Vincenzo non c’è più, io ho fatto la somma dei tanti danni economici che hanno fatto saltare all’aria l’azienda di famiglia da cui erano assicurati i finanziamenti per la squadra. Questo è certo".

Michele Matarrese è scettico sull'ipotesi cordata... "Eeeeh… È una cosa vecchia. Queste proposte di chiamate agli imprenditori, una bella rimpatriata tutti insieme. Non è la prima volta: è successo due o tre volte quando c’eravamo noi, quando ci eravamo stancati di pagare sempre. Riunioni, Camera di commercio… Andò tutto a schifio, come sempre: nessuno alla fine voleva metterci una lira. Perché tanto avevano trovati i polli, che eravamo noi che avevamo soldi e li abbiamo spesi. Abbiamo buttato tantissimo denaro. In onore di che cosa? Gli onori arrivano sempre dopo".

"Adesso dicono “Eh, quando c’era Matarrese”. E più passerà il tempo, più lo diranno. E più arriveranno onori. Devo dire che il giorno del funerale di Vincenzo ce ne furono tanti. Perché purtroppo quando uno muore è sempre il più bravo al mondo. Non ho mai sentito dire il giorno del funerale di qualcuno che era un fetente".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 12 luglio 2018 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoBari
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