Sono ore decisive per stabilire il futuro del Bari. Dopo lunghe settimane trascorse tra silenzi, dubbi e tanta incertezza sullo stato delle trattative tra Paparesta e Dato' Noordin, l'avvocato Grazia Iannarelli è tornata a parlare in un'intervista a il Corriere del Mezzogiorno.

La trattativa - secondo quanto spiegato dall'advisor - sarebbe ancora in piedi ma sono innumerevoli le vicissitudini che ne avrebbero pregiudicato il suo naturale decorso: "Le notizie altalenanti e prive di fondamento che si sono susseguite di certo hanno generato un clima di incertezza generale, - ha esordito sulle colonne del corriere - ma la trattativa è ancora in vita. Non posso rispondere su cosa accadrà domani. I lavori sono ancora in corso. Il silenzio di queste settimane ci è sembrato un atto dovuto nei confronti della società che in primis aveva fatto questa scelta, anche alla luce del particolare momento che stava vivendo. In più, purtroppo, più volte è accaduto che le dichiarazioni fatte e le intenzioni manifestate siano state puntualmente strumentalizzate. Ovviamente siamo anche un po’ alla finestra per vedere cosa succede. Non è così semplice e non si può ridurre tutto a si compra o non si compra. Ci sono vicende più complesse dietro".

A rendere tutto quanto ancora incerto secondo il legale del tycoon anche i rapporti tesi tra Paparesta e Giancaspro: "Alcuni elementi emersi nel corso della trattativa di sicuro hanno cambiato lo scenario che ci era stato presentato inizialmente, come ad esempio il rapporto societario interno dei due azionisti. Questo è ciò che di certo ha pesato di più. Molte volte bisogna anche capire i limiti e le esigenze di chi appartiene ad un’altra cultura. La nostra abitudine ad attaccare, insultare, gridare allo scandalo non è propria di tutti i Paesi, soprattutto quelli asiatici. E questo anche, le assicuro, ha pesato non poco".

Infine circa il preliminare d'acquisto aggiunge: "Rifarei la scelta di firmare il preliminare perché è stata fatta in assoluta buona fede ed in maniera propositiva. Noi siamo stati sempre propositivi e trasparenti con il presidente Paparesta anche quando è venuto a Kuala Lumpur ha potuto verificare di persona la credibilità e la stima di cui gode Datò Noordin presso i maggiori esponenti della società malese, dal ministro dello Sport ai Sultani del Perlis. Da parte nostra non è stato mai millantato nulla. I fatti che sono accaduti dal giorno della conferenza stampa in poi onestamente hanno minato molto la trattativa".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 20 giugno 2016 alle 09:10
Autore: Redazione TuttoBari
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