Il Bari esce dalla trasferta di Venezia con la convinzione di aver fatto la partita, ma senza il giusto premio. Il lavoro di mister Caserta sta cominciando a lasciare tracce concrete nell’identità della squadra, capace di giocarsela a viso aperto e di tenere testa a un avversario solido."Posso essere più che soddisfatto della prestazione, dell'atteggiamento della squadra. Meno del risultato. Questo è l'atteggiamento giusto e quello che voglio. Meritavamo secondo me il pari”. Queste le sue parole nel post-gara ai microfoni di RadioBari, a conferma di una prestazione generosa e intensa, che però non è bastata a portare a casa un risultato positivo.

Il primo elemento positivo da sottolineare riguarda la mano di mister Caserta. In poche settimane l’allenatore è riuscito a dare al gruppo un’impronta chiara. Non si tratta di dettagli, ma di segnali che lasciano intravedere un progetto in evoluzione. L’atteggiamento della squadra in campo è stato quello di chi non vuole subire, ma provare a comandare il gioco, e questo, al netto delle difficoltà, rappresenta un passo in avanti rispetto al passato.

Se da un lato la crescita è chiara, dall’altro emergono i limiti. In fase offensiva la squadra costruisce ma fatica a concretizzare: manca un bomber capace di trasformare in oro la mole di gioco creata. Ma a pesare, ancora di più, è la tenuta difensiva: quando la pressione si alza o la partita si fa dura sul piano fisico, il Bari concede troppo. Alcuni cali di concentrazione e disattenzioni individuali rischiano di vanificare il buon lavoro complessivo. Ecco perché gli ultimi giorni di mercato diventano decisivi. La priorità sarebbe quella di un terzo attaccante in grado di garantire gol e profondità, ma non è l’unica esigenza. Il Bari ha bisogno di rinforzi in difesa, soprattutto per aumentare l’esperienza e la solidità del reparto. Un centrale affidabile, capace di guidare la retroguardia e di trasmettere sicurezza nei momenti caldi, appare indispensabile. Non è da escludere, inoltre, che possa servire anche un esterno difensivo di spinta, per garantire alternative e maggiore equilibrio tra fase offensiva e copertura.

Il merito di Caserta, intanto, è quello di aver restituito fiducia e identità a un gruppo che lo segue con convinzione. La squadra lotta, interpreta le gare con generosità: sono segnali incoraggianti, che però hanno bisogno di essere accompagnati da risultati concreti. Senza la solidità difensiva e senza la capacità di chiudere le partite, infatti, si rischia di vedere sfumare punti preziosi per strada.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 25 agosto 2025 alle 19:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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