Il tempo delle attese è quasi finito. Agosto è appena iniziato, ma il Bari è già dentro il suo primo crocevia stagionale. Il conto alla rovescia è cominciato: il 17 agosto, a San Siro, sarà Milan-Bari per i trentaduesimi di Coppa Italia. La settimana dopo, l’esordio in Serie B contro il Venezia, seguito immediatamente dal confronto con il Monza. Tre partite, che diranno molto; se non tutto, su quello che questa squadra potrebbe diventare. O non diventare.

Il problema, oggi, è che il Bari non è ancora una squadra fatta e finita. Il mercato, a meno di tre settimane dalla chiusura, resta incompleto. Manca la sensazione di una struttura solida, pronta, riconoscibile. Caserta lavora con ciò che ha, prova a dare principi di gioco, prova a tenere il gruppo concentrato, ma la sensazione che serva ancora un’accelerata forte sul piano tecnico è evidente.

Nel frattempo, intorno alla squadra il clima resta sospeso. I tifosi non si fidano più. Le delusioni delle ultime stagioni non sono state digerite, anzi: si sono trasformate in diffidenza. Ogni scelta, ogni silenzio, ogni ritardo viene vissuto come un segnale negativo. L’effetto è un ambiente che osserva da lontano, in attesa di segnali concreti. L’accoglienza riservata alla squadra in questo avvio estivo è stata educata, ma fredda. Non c’è contestazione, ma non c’è nemmeno entusiasmo. Il messaggio è chiaro: il tempo delle parole è finito, adesso servono i fatti.

La partita di San Siro arriva nel momento meno adatto: una squadra in rodaggio contro un’avversaria di un’altra categoria. Ma è anche un’occasione. Per dimostrare coraggio, per far vedere idee; per mostrare, al di là del risultato, che il Bari c’è. Subito dopo, però, inizierà il campionato. E lì non si scherza. Venezia e Monza sono due partite che potrebbero mettere in difficoltà. Per questo motivo ogni giorno che passa senza novità sul mercato pesa doppio.

Il calciomercato si chiuderà tra poco, poi parlerà solo il campo. E il Bari dovrà farsi trovare pronto, non ci saranno margini per nascondersi dietro le attenuanti. Ecco perché il Bari si ritrova già sotto esame. Non basta cambiare allenatore, non basta sfoltire la rosa. Serve dimostrare di aver imparato dagli errori, dare una direzione chiara. Serve, in poche parole, ricostruire fiducia

Sezione: News / Data: Mer 06 agosto 2025 alle 17:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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