Il clima attorno al Bari continua a essere caldo, non solo per le operazioni di mercato ma soprattutto per le prospettive della nuova stagione. Il primo impegno ufficiale in coppa Italia a San Siro contro il Milan emetterà anche i primi verdetti sulla tenuta qualitativa e tattica della nuova squadra di Fabio Caserta, ma intanto sulla nostra pagina Facebook, la discussione è animata e le posizioni sono spesso distanti.

C’è chi, come Alessandro, punta il dito contro la costruzione della squadra e in particolare contro il centrocampo: “Stiamo messi malissimo... e il centrocampo dov'è? non c'è nessuno... sulla carta molto più debole dello scorso anno... naturalmente per volere della società... speriamo solamente che in Serie B ci sia qualche squadra più scarsa”.

Il tema dello sciopero del tifo e delle divisioni tra sostenitori è stato affrontato anche da Francesco, che rifiuta la narrazione di un fronte frammentato: “No alle prevaricazioni? Io dico no alle delegittimazioni! Quanti articoli abbiamo visto – il fronte dei tifosi si sta spaccando – i tifosi non sono d'accordo sullo sciopero – Lo sciopero sta funzionando lo stadio sarà vuoto e De Laurentiis deve vendere perché il Bari è dei baresi”.

Su questo punto, Nicola prende le distanze, contestando l’efficacia della protesta: “Non fare l'abbonamento e disertare lo stadio è come abbandonare la squadra invece di sostenerla e spingerla verso la Serie A! Questo non è essere tifosi del Bari”.

Più attendista l’approccio di Giorgio, che preferisce valutare a stagione in corso: “Non è un discorso di prevaricazione, però abbiamo dato credito per troppi anni a vuoto... a novembre tirerò le mie somme e se sarà il caso farò il biglietto per andare allo stadio”.

Non manca la voce di chi è profondamente critico verso la proprietà, come Bruno: “Non capisco quei tifosi che sostengono i De Laurentiis, forse non hanno ancora capito che la Serie A non è l'obiettivo ultimo del presidente. Tutte le squadre di Serie B l'obiettivo è di risalire, poi qualcuna ci riesce e la maggioranza no, ma sapere già in partenza che la Serie A sarà un miraggio è deprimente per i baresi. Il presidente sta spendendo milioni per nuovi giocatori al Napoli e ogni volta si accostano nuovi nomi, e al Bari solo giocatori in prestito e noi dobbiamo stare ancora al loro gioco. Forza Bari”.

Sul piano tecnico, Giacomo si sofferma sul mercato in entrata, sottolineando i limiti di budget: “È quello che si poteva prendere con un budget a zero, bisogna riconoscere che Di Cesare e Magalini hanno ben poco da scegliere, e comunque la difesa è assolutamente insufficiente, il centrocampo ha bisogno di quantità e qualità, per non parlare dei rincalzi che sono praticamente inesistenti, confermo comunque il mio pensiero: la parola d'ordine è indifferenza”.

Infine, Giuseppe invita alla calma nel giudicare il nuovo tridente offensivo: “Sono tre validi giocatori, aspettate prima di dare giudizi negativi”, riferendosi a Partipilo, Gytkjær e Sibilli.

Tra sfiducia, critiche e attesa, il dibattito resta aperto: la stagione 2025-26 si preannuncia non solo come una sfida sul campo, ma anche come un banco di prova per il rapporto tra piazza e società.

Sezione: News / Data: Ven 15 agosto 2025 alle 17:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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