Primo round al Sudtirol, che ieri sera si è imposto per 1-0 grazie a una zuccata sul gong di Rover. Un epilogo amarissimo, accolto nel post partita dai protagonisti con estrema delusione. Il ko del Druso a tempo scaduto obbliga così i ragazzi di Mignani a vincere venerdì sera al San Nicola, con qualsiasi risultato. Con un pareggio o una sconfitta, infatti, sarebbe il Sudtirol a qualificarsi ad una storica finale contro la vincente del match tra Cagliari e Parma.

Al Bari non resta, dunque, che vincere e sfatare il tabù del San Nicola. Mai finora, davanti al pubblico delle grandi occasioni, il Bari ha trionfato. Basti ricordare il ko casalingo del 26 dicembre col Genoa, o i più datati incontri di questo campionato contro Palermo e Ternana finiti con il segno x. La bolgia dell'Astronave - quasi 40.000 tagliandi staccati a più di 72 ore dal fischio d'inizio - impone uno sforzo in più. Il pubblico amico deve essere (e sarà) il cosiddetto dodicesimo uomo in campo, per trascinare Cheddira e soci verso un successo che varrebbe oro visto il ko dell'andata.

Certo è che se si vuole passare il turno occorrerà ben altro spirito di quello visto ieri al Druso. Al netto delle defezioni importanti di Pucino e Folorunsho, che hanno privato il Bari di due uomini chiave, va detto che chi è sceso in campo non ha reso come preventivato. Tra stop sbagliati, poche idee e passaggi spesso lacunosi, un po' tutti sono finiti per eclissarsi senza creare spunti degni di nota. Poluzzi si è reso protagonista in sole due occasioni, visto che Cheddira, Antenucci e Esposito hanno sparato solo a salve. A salvarsi capitan Di Cesare e il suo fedelissimo Vicari, mai domi nel contrastare gli attacchi altoatesini.

Venerdì, complice l'impellente necessità di scardinare la difesa avversaria, Mignani potrebbe affidarsi al brio di Morachioli. Col passaggio al 4-4-2 ibrido il Bari ha avuto nell'ultimo periodo spesso grandi occasioni da rete, soprattutto se le condizioni di Folorunsho saranno ancora deficitarie. Il tutto passa anche dal recupero accelerato di Maiello, non ancora al top della forma, e qualche cambio prezioso come il ritorno dal primo minuto di Ricci al posto di un insufficiente Mazzotta. In un modo o nell'altro, comunque, venerdì l'imperativo resta solo uno: vincere, a qualunque costo.

Sezione: Copertina / Data: Mar 30 maggio 2023 alle 18:00
Autore: Claudio Mele
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