La nazionale italiana ha conquistato ieri la finale di Euro2020, con in rosa due elementi dal passato biancorosso, come Bonucci e Castrovilli. Sono numerosi, in effetti, i giocatori con trascorsi tra i galletti ai quali è capitato, nel corso della loro esperienza professionale, di vestire la maglia azzurra. Con alterne fortune. Di seguito, dieci calciatori che in carriera hanno vestito i colori del Bari e quelli della rappresentativa tricolore.

FRANCO BRIENZA – L’estroso trequartista di Cantù ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2019, al termine di un triennio con i galletti, prima in cadetteria, poi tra i dilettanti, con complessive 85 presenze ed 11 gol. Nel 2005, quando vestiva la maglia del Palermo, venne convocato da Marcello Lippi per una tournèe in Nord America, racimolando un paio di apparizioni in nazionale, in altrettante amichevoli contro Serbia ed Ecuador, terminate ambedue 1-1.

ALESSANDRO PARISI – Protagonista in biancorosso dal 2008 al 2011, tra gli interpretati del Bari promosso in A con Conte, della splendida salvezza in massima serie con Ventura, ma anche della sciagurata annata dell’ultima retrocessione dei galletti in B. Per lui, le porte della selezione della Penisola si aprirono una sola volta, quand'era al Messina, chiamato da Lippi per un’amichevole con la Finlandia, nel 2004, decisa da una rete di Miccoli. Giocò solo un tempo, ma tanto basta per annoverarlo in questa lista.

MASSIMO CARRERA – Prima calciatore, e poi, per uno spezzone della stagione appena trascorsa, allenatore del Bari. Ben 180 le sue gare in campo con questi colori, tra A, B e Coppa Italia, dall’1986 al 1991. Spesso, il pubblico barese lo esaltava chiedendone la convocazione in azzurro, con un coro rimasto memorabile. Successe nel 1992, quando già era passato alla Juve. Arrigo Sacchi, allora ct, lo fece debuttare in un match contro S. Marino, terminato 4-0 per i nostri connazionali. Fu l’unica chance che gli venne concessa.

GENNARO DELVECCHIO – Protagonista a queste latitudini della meravigliosa stagione fallimentare, l’attuale responsabile del settore giovanile del Lecce giocò per la sua nazione in una sola occasione, in quella che fu la prima sulla panchina azzurra di Donadoni, subentrato a Lippi dopo la vittoria del mondiale 2006. Una sconfitta per 2-0, contro la Croazia, che segnò anche la fine della fugace esperienza azzurra del centrocampista.

TOMMASO MAESTRELLI – Il tecnico della Lazio dello scudetto, nel 1974, a Bari passò un decennio da giocatore, dal 1938 al 1948, per poi tornare anche da allenatore. Proprio nelle Olimpiadi del ‘48, a Londra,  vestì la maglia della propria nazionale ai quarti di finale di quel torneo, partecipando alla sconfitta degli uomini di Pozzo per 5-3, ad opera della Danimarca, con tanto di eliminazione.  

MATTIA CASSANI – Non certo da ricordare il suo biennio barese, dal 2016 al 2018, con una trentina di presenze ed un rendimento altalenante. Molto meglio fece, in precedenza, con le casacche di Palermo e Fiorentina, in massima serie. Tanto da meritarsi di collezionare, tra il 2009 ed il 2012, con Lippi prima e Prandelli poi, ben 11 gettoni nella nazionale maggiore.

GAETANO D’AGOSTINO – Discreto il suo andamento nel biennio barese dal 2001 al 2003, in B. Nell’estate seguente, tornato alla Roma, vinse un Europeo Under 21. Per la prima partita nella prima squadra azzurra, però, gli toccherà aspettare il 2009, quando era in forza all'Udinese. In quell’anno, con Lippi in panchina, mise insieme le sue 5 gare, partecipando ad un paio di amichevoli, con Irlanda del Nord e Svizzera, ed a tre vittorie nel girone di qualificazione verso i Mondiali sudafricani, contro Georgia, Bulgaria e Cipro.

RAFFAELE COSTANTINO – Vera e propria colonna storica dei galletti, sia da calciatore sia da allenatore, fu il primo giocatore italiano ad essere convocato la prima volta in nazionale pur avendo giocato solo in B, proprio nel Bari. Il “reuccio”, tra il 1929 ed il 1933, mise insieme 23 presenze in azzurro, con 8 reti, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria della Coppa Internazionale nel 1930.

GIANLUCA ZAMBROTTA – Campione del mondo nel 2006, in quel Mondiale andò anche in rete, contro l’Ucraina. Sono ben 98 gli incontri da lui disputati in azzurro, il che lo rende il nono giocatore di tutti i tempi per numero di presenze con la nazionale. Nessuno si sarebbe aspettato un rendimento simile, quando il Bari lo prelevò dal Como, nel 1997. Grazie alle sontuose prestazioni in biancorosso, solo due anni dopo arrivò la chiamata della Juve.

ANTONIO LANGELLA – Poco meno che fallimentare la sua esperienza barese, con sole 9 presenze nel bel campionato di A del Bari di Ventura nel 2009-’10. Di fatto, di lui si ricorda, a queste latitudini, solo l’assist per Kutuzov per il pari a S. Siro con l’Inter. Ben diverso fu il suo apporto, qualche anno prima, nel Cagliari. Tanto importante da fargli meritare la chiamata in azzurro. Tre in tutto le sue apparizioni, nel 2005, in amichevoli contro Russia, Islanda ed Ecuador, con Lippi allenatore.

Sezione: Dieci... / Data: Mer 07 luglio 2021 alle 18:30
Autore: Giovanni Gaudenzi
vedi letture
Print