Dopo il pareggio di Palermo, Di Cesare e compagni si sono concessi qualche giorno di svago con le proprie famiglie per resettare la prima parte di stagione e ripartire nel 2021 con le batterie ricaricate. La pausa di otto giorni concessa in comune accordo con la società aiuta: i biancorossi, fermi da giovedì 24 dicembre, si ritroveranno a Bari ad anno nuovo, presumibilmente per Capodanno o per il 2 gennaio. La sfida con la Turris prevista per il 10 gennaio è da preparare nei minimi dettagli, vista la caratura dell'avversario capace di fermare qualche giorno fa la capolista Ternana.

Gennaio sarà tempo di mercato di riparazione, che aprirà ufficialmente lunedì 4 gennaio. A partire da quel giorno, le squadre potranno ufficializzare i vari acquisti entro il primo febbraio, con deadline fissata alle ore 20:00. Ci sarà lavoro da fare per il ds Romairone, che dovrà prima sfoltire la rosa cedendo qualche seconda linea che non ha reso come preventivato e successivamente rimpolpare il gruppo con almeno tre acquisti di qualità: un difensore mancino di gamba, un esterno di centrocampo con doti offensive e un attaccante di categoria che possa completare il reparto in caso di cessioni.

Storicamente il Bari poche volte ha pescato dal mercato di riparazione dei profili che si sono rivelati trascinatori e che non hanno disatteso la fiducia riposta. L'anno scorso dopo un lungo tira e molla, l'ex ds Scala portò in Puglia Maita e Laribi. Se il primo diede già modo di farsi valere prima dell'esplosione di questa stagione, l'italo-tunisino ha ampiamente deluso nelle poche partite disputate. Due stagioni fa in Serie D si rimase immobili, mentre il Bari di Grosso si rinforzò con tre calciatori forti e tutti ricordati con enorme piacere: Henderson, Balkovec e Andrada. Disastrosi gli ingaggi nell'anno precedente di Raicevic e Floro Flores. Le uniche gioie negli anni di Paparesta arrivarono con Dezi e Schiattarella, che precedono però le tante delusioni come Boateng, Cissokho, Jakimovsky, Ebagua e Lazzari.

Decisivo fu l'acquisto di Cani nel gennaio 2014, che portò insieme ai suoi compagni il Bari ad un passo dalla Serie A. In molti ricorderanno l'approdo dei vari Kopunek, Rudolf, Glik, Huseklepp nell'ultima stagione in massima serie. Stranieri che nonostante la retrocessione già scritta, si impegnarono per lasciare traccia nel nostro campionato. L'anno prima Perinetti pescò Nacho Castillo, attaccante che ci metteva tanto impegno ma difettava di precisione sotto porta. Indimenticabile l'acquisto di Guberti nel Bari di Conte: 18 presenze e 9 gol, un rendimento incredibile che trascinò la squadra all'ultima promozione in Serie A.

Sezione: Focus / Data: Sab 26 dicembre 2020 alle 13:00
Autore: Claudio Mele
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