L'amarezza dei tifosi al termine del pareggio interno contro il Teramo rappresenta l'ennesimo campanello d'allarme nella stagione del Bari. I dati di queste prime 16 giornate sono abbastanza evidenti e significativi. Risulta, infatti, una notevole differenza tra il rendimento esterno ed interno. Come può la miglior squadra del Girone C in trasferta, essere solo l'undicesima tra le mura amiche?

Nelle otto sfide disputate al San Nicola sono stati raccolti 13 punti, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi ed un ko. Analizzando le singole gare e il calendario è possibile intravedere un'interessante particolarità. Nei big match il Bari raramente ha fallito come confermato dagli importanti e meritati successi su Ternana e Catanzaro. Le principali difficoltà sono emerse nelle partite in cui non si doveva sbagliare. Il cambio di panchina ha sicuramente portato tanti benefici e miglioramenti ma mister Vivarini non è riuscito a risolvere questa criticità. Non può essere un caso che, ad eccezione della sfida con la Cavese, il Bari in casa con le medio-piccole ha effettuato delle prestazioni al di sotto delle aspettative.

Oltre all'atteggiamento degli avversari, più chiusi ed attenti, le responsabilità sono da attribuire alla compagine biancorossa. L'eccessiva differenza nell'approccio e nella gestione tra casa e trasferta appare troppo evidente. Il problema può quindi risultare di natura psicologica. Anche quando si è riusciti ad incalanare la sfida sotto i giusti binari, i tre punti sono mancati. Contro Monopoli, Vibonese e Teramo, infatti, il Bari è sempre passato in vantaggio ma ha portato a casa solo pareggi. L'essere troppo spesso rimontati è sinonimo di carenza d'attenzione e costanza nell'intero arco del match come dimostrato domenica, dove per oltre 75 minuti non si era rischiato nulla. Per ambire al top bisogna fare di più.

L'incapacità di chiudere la gara può rappresentare il secondo fattore chiave. Serve maggiore precisione e lucidità negli ultimi metri come se la squadra soffrisse di una sorta d'ansia da prestazione. Avere come unico obiettivo la vittoria in determinate partite crea delle pressioni importanti, aumentate anche dall'elevato distacco dalla capolista. Vitale, dunque, un cambio di marcia nel girone di ritorno, non esclusivamente per la regular season, ma pure in ottica playoff, dove il margine d'errore è pari a zero. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 26 novembre 2019 alle 23:00
Autore: Gianmaria De Candia
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